Emma ZanellaEmma Zanella

Diciamolo pure senza tema di smentita: il 2010 sarà l'anno del nuovo MAGa di Gallarate. C'è chi lo ha aspettato da anni e chi, nel nostro annuale appuntamento del "Meglio e del peggio", lo ha citato ripetutamente tra gli auspici sempre rinnovati. Il gran giorno è arrivato: giovedì mattina è stato presentato il logo della nascente istituzione museale gallaratese dedicata all'arte contemporanea, una tappa fondamentale nel percorso identitario di questo luogo di cultura. Ma partiamo dal nome scelto. In sede di conferenza stampa, Emma Zanella specifica: "Il nome MAGa, Museo d'Arte di Gallarate, non vuole fare il verso ad altri noti acronimi che formano il nome del MaXXI, Mart, Macro, MamBo. Abbiamo scelto un nome che fosse unico e che permettesse di distinguere il Museo di Gallarate da altre GAM, come quelle di Torino o di Milano". Affianca il Museo la Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, il cui presidente, Angelo Crespi, ha tenuto a battesimo il nuovo logo assieme al sindaco di Gallarate, Nicola Mucci, agli assessori alla Cultura e ai Grandi Eventi, Isabella Peroni e Gianni Sparacia, al presidente e alla direttrice creativa dell'agenzia B Communications, Dino Betti Van Der Noot e Titti Fabiani e alla titolare dell'agenzia Performance, Rosella Salvador.

Fuori dal recinto – Vero è che il nome richiama i nuovi

Il logo del MuseoIl logo del Museo

musei d'arte contemporanea, ambiziosi, aggiornati e veramente votati ad essere centri propulsori per l'arte e l'architettura dei nostri tempi. Una marcia in più di cui si è dotato il nascente museo gallaratese e che quasi d'amblais, lo proietta fuori del provincialismo asfittico e dei limiti strettamente municipali. Fondata nel 1966, in seguito alle acquisizioni del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate istituito nel 1950, la Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, per ricchezza della collezione permanente, è una delle più importanti sul territorio nazionale. A qualificare il Museo, come detto sopra, è chiamato anche il logo fresco d'inchiostro, disegnato da Titti Fabiani di B Communications. "Il MAGa – è intervenuto Angelo Crespi – si configura già da oggi come un museo fortemente radicato nel territorio ma capace di aprirsi al mercato della competizione e di mettersi in gioco con l'adeguata corazza di tutti i crismi dei grandi musei internazionali. Anche il nuovo simbolo lega passato, presente e futuro: il logo rimanda alla forma di un asterisco, il simbolo grafico che per antonomasia richiama l'attenzione per approfondire o aggiungere una frase, un concetto. Ma può anche ricordare la forma di un ingranaggio che si riferisce alla laboriosità e all'imprenditorialità industriosa del territorio, oltre che alla struttura che ospiterà il MAGa, un edificio industriale restaurato degli anni Trenta".

La presentazione del Logo in conferenza stampaLa presentazione del Logo
in conferenza stampa

Verso l'esterno, incontrando nuove culture – L'apertura verso l'internazionalità già si vede in nuce nella prossima esposizione che aprirà contestualmente all'inaugurazione degli spazi del MAGa: la rassegna dedicata ad Amedeo Modigliani che attraverso 50 splendidi disegni provenienti dai più grandi musei e dalle più grandi collezioni italiane e internazionali, ed oltre 250 documenti originali, permetterà di ripercorrere la vita del grande artista di cui quest'anno ricorrono i 90 anni dalla morte. Gli ingredienti del gran successo pare che ci siano davvero tutti: l'anniversario del grande maestro, opere inedite e prestate da musei internazionali. "Uno dei musei contatti – ha precisato Crespi – è l'Israel Museum che richiama anche le radici identitarie ebraiche di Modigliani".

"Il nome del Museo – ha sottolineato Titti Fabiani – non

La presentazione del LogoLa presentazione del Logo

vuole certo richiamare la magia. Il logo ha diverse stratificazioni semantiche, così come molti saranno i campi dell'arte chiamati ad incontrarsi negli spazi del nuovo museo: dalla grafica al cinema, dalle installazioni alle arti figurative tradizionali". "Presentiamo – ha sottolineato l'assessore alla Cultura Isabella Peroni – un marchio elegante, pulito, riconoscibile, destinato a richiamare in generale l'idea di cultura. Il Museo, assieme alla nuova biblioteca di Gallarate, costituirà uno dei due poli culturali fondanti per la vita della città. Nessuna paura dunque per le realtà locali o le associazioni che operano nell'orizzonte culturale. Nessuno verrà fagocitato o messo in ombra dalla nascente istituzione museale; semmai si potranno istituire fecondi dialoghi e collaborazioni tra diversi enti".

Il bello viene in musica – Il coup de théâtre della conferenza stampa è stato l'annuncio dell'evento musicale che accompagnerà l'inaugurazione e l'apertura del nuovo Museo: Mario Biondi, artista in grande ascesa, terrà un concerto a Gallarate il 20 marzo. Lo spettacolo, fra l'altro, precede di pochi giorni il tour legato all'album "If" che di lì a poco lo porterà in tutta Italia e all'estero. Il biglietto, inoltre, consentirà di partecipare al concerto e, nella settimana successiva all'inaugurazione, darà diritto a una visita gratuita al Museo.