Chicco Colombo si presenta in una veste inedita al Castello di Masnago: l’attore teatrale e il burattinaio che ha fatto e fa ancora sognare migliaia di bambini e non solo, infatti lascia tutti a bocca aperta per la sua produzione pittorica realizzata nell’ambito del Festival Nature Urbane. Si tratta di opere fantasiose in cui certamente traspare la sua attività primaria ma qui il gioco e il teatro si legano e si compenetrano coi temi importanti dell’ecologia e della natura.

Lui stesso dichiara:
«Molti sanno che io faccio il lavoro del burattinaio dal 1978 pero però pochi sanno che io amo dipingere. Nella mia attività di teatro uso molto la pittura per creare le scene e ho dipinto i miei burattini che scolpivo e disegnato tutte le 37 locandine degli spettacoli che ho prodotto. Da giovane ho frequentato per 9 anni la scuola d’arte del professor Pierluigi Talamoni ad Arcisate: quell’esperienza mi ha fornito gli strumenti di base per lavorare. Questa passione ha viaggiato parallelamente all’esperienza teatrale finchè le due strade si sono sovrapposte quando la ricerca teatrale ha incontrato il teatro di figura che non è più il teatro di burattini. Questo genere infatti prevede la contaminazione di diversi linguaggi e tecniche per cui le competenze artistiche sono state fondamentali per sviluppare tutta una serie di spettacoli dove era chiara la fusione fra il teatro d’attore e quello di figura, tra la parola e l’immagine. Nonostante questa confluenza del teatro e della pittura è sempre stato presente questo interesse autonomo per il dipingere e negli altimi anni avendo ridotto il lavoro teatrale ho ricominciato a coltivare la passione per la pittura e a dipingere.
Ho voluto aderire al Festival di Nature Urbane perchè ben si sposa con i temi del mio dipingere: la fantasia che stravolge al realtà, l’attenzione agli alberi e alla natura. Si potrebbe pensare che questa mostra è un punto di arrivo ma per me è solo un punto perché questa svolta è stimolante in modo tale che penso che continuerò questi percorsi in modo particolare quello del legame con la natura e con l’immaginazione: credo di stare maturando lentamente una sensibilità ecologica e ambientale però io amo soprattutto il gioco e il teatro e questi temi si compenetrano nelle mie opere. Per me è stata una sfida e il pubblico ha risposto in maniera interessante: così come nel teatro un artista nel pubblico dovrebbe cercare delle risposte che alimentano la conoscenza di sè stesso, della propria utilità come artista a livello sia sociale che culturale e della propria validità e originalità.
Questa mostra ha tre sezioni: il “Bosco abitato”che deriva da un’esperienza che ho fatto con la Fondazione Boga e con le scuole di Tradate: con 400 bambini abbiamo lavorato sulle tematiche del boscoe questo mi ha fornito parecchi spunti e idee.
La seconda sezione è dedicata ai “Pesci”: questo tema mi piace perché vivo sul lago perché consente  molto legato anche la possibilità di invenzione. La terza è la più importante e quella che dà il titolo alla mostra “Future nature”: qui mi sono molto divertito a inventare scenari nuovi e immagini nate dalla fantasia e dalla creatività che però tengono sempre conto di attori che sono comunque alberi, boschi e animali e l’uomoche convivono in simbiosi nell’opera. In altri dipinti navigano, nella massima ambiguità tra cielo e mare, personaggi fantascientifici. In questa fase ho utilizzato di più la tecnica del teatro dell’improvvisazione. Ho lavorato anche sulle dimensioni creando tre quadri: mi ha affascinato molto perchè è un po’ come entrare in un teatro. Può darsi che ci saranno contaminazioni tra le opere di grandi dimensioni e il teatro di figura…».

E chissà cosa ci riserververà ancora la fervida fantasia di Chicco Colombo!

Cristina Pesaro

“Future Nature” fino al 13 ottobre
Castello di Masnago, museo civico d’arte moderna e contemporanea
via Cola di Rienzo 42 – Varese
da martedì a domenica ore 10.00-18.00