Un'opera dal Premio del 2004Un'opera dal Premio del 2004

La lacuna colmata – Il Premio Città di Gallarate apre alla fotografia. Andando a colmare quella che fino ad ora era stata una lacuna nel panorama delle proposte espostive dello staff di Emma Zanella e del suo museo, così della storia di uno dei più collaudati premi artistici lombardi. Più propensi, in genere, a ragionare di e su artisti che saltuariamente adottano il medium fotografico che non a riflettere su quanti fanno della macchina fotografia l'esatto mestiere, nonché l'unico modo di rapportarsi creativamente con il proprio lavoro.

Generazione Quaranta – Dovrebbe essere la mostra conclusiva, il condizionale è d'obbligo, della vecchia sede della Gam, prima del sospirato trasloco nella sede nuova. Dunque, indicativamente all'inizio della primavera del 2009. Ma la macchina operativa è già al lavoro da qualche settimana. E se non sono stati ancora ufficializzati i nomi dei fotografi selezionati – circa una decina, scelti in base a criteri qualitativi e generazionali: non oltre i quarant'anni, in buona parte già affermati, ma non ancora del tutto storicizati – sicura è la scelta della commissione.

La direttrice Emma ZanellaLa direttrice Emma Zanella

Gli esperti – Oltre a Emma Zanella, direttrice della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, a presiedere il gruppo di lavoro sarà Walter Guadagnini. Già direttore della Galleria Civica di Modena negli ultimi anni prima dell'arrivo di Angela Vettese, attualmente è il responsabile delle pagine dedicate proprio alla fotografia su Il Giornale dell'Arte, nonché futuro curatore della Biennale Internazionale di Fotografia, prevista per l'autunno 2009 a Milano. Al suo fianco lavorerà Roberta Valtorta, altro storico nome per quanto concerne lo studio e la diffusione della cultura fotografica in Italia, docente al Politecnico e direttore del direttore scientifico del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo; e Enrico de Pascale, critico, storico dell'arte e docente di Storia dell'arte moderna e contemporanea, con numerose pubblicazioni alle spalle.

Le acquisizioni – Il Premio Città di Gallarate, alla cui storica politica di acquisizione, è legata buona parte delle attuali collezioni civiche, non tralascerà, anche in questa occasione, la sua attitudine, secondo modalità che devono ancora essere vagliate dalla commissione. E' da salutare, in ogni caso, l'apertura di credito verso una specifica disciplina di un museo che ha sempre fatto, nel corso della sua più che cinquantennale vicenda, degli scarti in avanti, delle scelte innovative anche rispetto al proprio passato  e della ricerca della modernità uno dei suoi tratti.

Amico dell' Amaci – Distratti dalla vicende che da mesi occupano la scena – l'evoluzione dello statuto della futura Gam, le dimissioni dell'ex assessore Fassa, la nomina del futuro presidente della Fondazione – è passato quasi sotto silenzio l'accreditamento del museo gallaratese presso l'AMACI, l'associazione che riunisce sin qui 24 realtà museali "amiche dell'arte contemporanea" su tutto il territorio nazionale. Il prestigio che ne deriva è evidente: l'Amaci vanta tra i suoi 'soci' nomi quasi imparagonabili alla piccola realtà gallaratese: per dirne alcuni, il Museo di Rivoli, il PAC di Milano, il MAMBO di Bologna, il MAXXI di Roma, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Fondazione Torino Musei, il Pecci di Prato, il Mart di Trento e Rovereto, il nuovo Museion di Bolzano. Al pari del museo di Monfalcone, la Gam è l'unico museo presente non di un capoluogo di provincia. Zanella e parte del suo staff, hanno già avuto modo di incontrare i responsabili degli altri musei, proprio nei giorni scorsi. E' l'inizio di un percorso comune che lega, da oggi, una piccola ma tenace scommessa di provincia ad un reticolo di realtà che parlano in buona parte già da tempo la lingua dell'arte internazionale.