Avv. Nicola Paolantonio e Matteo TosiAvv. Nicola Paolantonio e Matteo Tosi

La rinascita – L'intuizione dunque era esatta: la mostra del Nuovo Futurismo ha avuto la capacità di liberare la Fondazione Bandera da quell'atmosfera stantia che da qualche tempo si respirava tra le sue mura, dando una svolta significativa al ruolo della fondazione rispetto alla città, con la proficua collaborazione instaurata con il Liceo Artistico, ed al contempo promuovendo un evento di importanza e qualità elevata (ricordiamo a cura di Renato Barilli). La volontà di cambiamento era stata ribadita allora ed oggi viene confermata, attraverso una conferenza stampa indetta il 28 giugno. Come già annunciato la scorsa primavera, il rilancio della Fondazione parte innanzitutto dall'organigramma che vede a capo del Consiglio d'Amministrazione l'avvocato Nicola Paolantonio, in qualità di Presidente, e la nuova figura di Matteo Tosi come direttore scientifico.

Una scelta "locale" – Due i punti cardini del programma di rilancio: in primo luogo, fare della Fondazione Bandera non solo un grande centro espositivo, ma uno spazio culturale polivalente, dove organizzare incontri, rassegne, presentazione di libri, seminari e conferenze, aperto al territorio della provincia di Varese ma anche dell'Altomilanese. Proprio la decisione di promuovere l'arte e gli artisti della nostra regione costituisce, infatti, il punto cardine della nuova programmazione. Consapevoli di non potere – e non volere, soprattutto – competere con

La Fondazione BanderaLa Fondazione Bandera

una realtà come il Maga, la Fondazione Bandera sceglie di intraprendere un proprio percorso distintivo: sceglie, in una parola, il territorio, nella convinzione che "per riconquistare all'arte e al bello le persone che ci stanno intorno, convenga iniziare dal "parlare la nostra lingua" e dall'analizzare il nostro senso estetico condiviso".   

Astrazione al femminile – La strada dell'arte locale non è tuttavia da non interpretare come una chiusura "tra le mura domestiche", ma verranno invece selezionati artisti e "scuole" di rilevanza anche nazionale, con un occhio di riguardo in particolare per il novecento e per la contemporaneità più stringente.Da settembre, dunque, prenderà vita un programma di tre mostre, che darà spazio a due interpreti femminili dell'arte novecentesca e a due giovanissimi artisti del XXI secolo. Ecco i nomi: il 25 settembre si apre la stagione con una mostra dedicata a Elena Mezzadra, 84 enne pittrice milanese, protagonista dell'astrattismo lombardo, insieme ad artisti come Vedova, Afro, Turcato, ma molto meno celebrata e conosciuta. Dopo l'omaggio ricevuto al Pac negli anni Novanta, la Fondazione Bandera le dedicherà  l'intero museo, per valorizzare l'incredibile modernità della sua arte.   

Nicola Paolantonio e Matteo TosiNicola Paolantonio e Matteo Tosi

Fotografia e figurazione – A novembre sarà la volta di J&PEG, duo di giovani artisti, uno nato a Busto Arsizio, l'altro a Gallarate, che usano la fotografia come prodotto finale di un processo creativo molto artigianale e complesso che abbraccia scultura, pittura e scenografia. La mostra si inserirà nel più ampio contesto del Festival Fotografico Italiano organizzato da A.f.i in collaborazione con il Comune di Busto Arsizio. Infine, a partire dall'11 dicembre, il doveroso omaggio a Enrica Turri Bonacina, scomparsa ormai cinque anni fa, nata a Somma Lombardo ma legata soprattutto a Varese e al borgo di san Fermo. Fedele alla pittura en plein air, le sue opere appartengono a quel naturalismo paesistico tipico della tradizione pittorica lombarda.   

Tre mostre, dunque, molto diverse tra di loro, ma tutte "schiettamente lombarde" che, per la prima volta dopo tanto tempo, sembrano delineare, all'interno della Fondazione Bandera, una programmazione espositiva ragionata, coerente e, speriamo, di successo.