Intervista ad Andrea BardelliIntervista ad Andrea Bardelli

Un piccolo capolavoro, un'autentica rarità: è la meravigliosa Croce di Giorgio Lascaris, una vera biblia pauperum, un completo racconto, finemente intagliato dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il prezioso manufatto in legno, datato 1583 e quindi riconducibile allo stile post-bizantino, sarà in mostra a Villa Cagnola fino al prossimo novembre.
La manifestazione, come ci spiega anche il conservatore Andrea Bardelli, rientra nelle iniziative ideate per celebrare l'Anno della Fede e l'anniversario dell'emanazione dell'Editto di Costantino. Oltre alla Croce Lascaris e ad una selezione di croci di epoche diverse, sarà possibile visitare l'antica dimora di Gazzada Schianno e la sua preziosa collezione.

"La croce – ci spiega Bardelli, in una visita a porte chiuse dell'esposizione – fa parte di una famiglia di opere similari e di epoca coeva. Si tratta di circa 40 pezzi, ma il catalogo è in continuo aggiornamento, anche grazie a studi e ricerche recenti.
La croce è divisa in più registri sovrapposti, finemente intagliati e accompagnati da scritte abbreviate, in greco. La lingua, popolareggiante, è di età umanistica.

Un dettaglio del piedistallo della Croce LascarisUn dettaglio del piedistallo
della Croce Lascaris

L'ambito entro cui circoscrivere questo tipo di opere è il Monte Athos, la cui comunità religiosa è ancora oggi soggetta alla giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Ma si tratta di un riferimento solo ideale: croci simili si diffusero ben presto, anche grazie all'ampia e capillare circolazione di modelli, in tutto il Mediterraneo, da Cipro a Venezia".

"L'opera si compone di un piedistallo ottagonale che richiama la Torre di Babele e di una croce mobile che, all'occorrenza, può diventare una croce astile benedizionale o da processione. Ma le ipotesi su queste interpretazioni sono ancora aperte e continuamente passibili di verifiche e approfondimenti.
Alcuni studiosi hanno provato anche a ricondurre queste croci all'ambito laico piuttosto che alla cerchia strettamente sacerdotale. Tuttavia sono ancora da approfondire le caratteristiche liturgiche e di utilizzo di questo tipo di manufatti.
In tal senso sono preziosi anche i contributi e le testimonianze provenienti dal mondo ortodosso.
È evidente che opere d'arte di questo tipo, per essere pienamente comprese ed apprezzate, necessitano di essere accostate con "la tecnica dei fuochi incrociati", ossia grazie al contributo di specialisti di diverse discipline: storici, paleografi, esperti di liturgia, restauratori e storici dell'arte".

Il segno della Croce
Al cuore della Fede cristiana e dell'Anno Costantiniano

Da marzo a novembre 2013
Gazzada Schianno, Villa Cagnola, via G. Cagnola 17/19
Inaugurazione: domanica 10 marzo, ore 16.00
Orari: mercoledì e venerdì dalle 11.00 alle 16.00
ogni ultima domenica del mese alle 16.00
La prenotazione è obbligatoria
Per gruppi organizzati sono programmabili visite guidate e richiesta
Per maggiori info.: 0332-461304 – reception@villacagnola.it – www.villacagnola.it