Il complesso della Collegiata visto dall'altoIl complesso della Collegiata visto dall'alto

Ufficialmente aperto – Sono passati quasi cinque anni da quando l'ex canonica della Collegiata di Castiglione Olona è stata chiusa per il trasferimento in altra sede degli ultimi due fratelli oblati. Il 7 luglio scorso l'edificio è stato riaperto per avviare i lavori di ristrutturazione. "Se lo stabile è rimasto chiuso così a lungo", sottolinea l'architetto Roberta Lamperti, responsabile delle strutture architettoniche, "senza che vi si mettesse mano, è stato per mancanza di fondi e perché era anzitutto necessario terminare il recupero del sagrato e delle decorazioni in pietra molera della chiesa".

Per ora due sale – Fino a settembre del 2009 gli addetti ai lavori saranno però impegnati solo nelle sale del pianterreno, dove gli intonaci potranno essere sanati grazie alla fornitura, gratuita al 70%, di materiale bioedile concessa dalla ditta "Quarto forno" di Monza, e dove verranno sostituiti gli infissi e installati doppi vetri antisfondamento. Parte dell'attuale lotto è finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, ma serviranno altri sponsor per portare a termine il progetto che la conservatrice, Federica Armiraglio, e la Lamperti. In concorso con le Soprintendenze ai Beni Architettonici ed Artistici e con l'arciparroco, Tarcisio Colombo, hanno in mente: organizzare una sede museale che si estenda anche ai piani superiori dell'edificio collega la Collegiata al Battistero.

Facciata della CollegiataFacciata della Collegiata

Il progetto museale – L'allestimento, curato dalla conservatrice e al vaglio della Soprintendenza, prevede che al piano terra dell'ex canonica venga trasferito quanto attualmente sia inadeguatamente conservato nella Nuova Scolastica (biglietteria, bookshop e sala conferenze), vale a dire reliquiari, oggetti liturgici, codici manoscritti e tavolette dipinte del Quattrocento. Pannelli didattici bilingue, dislocati tra interno ed esterno avranno il compito di illustrare la storia dell'intero complesso, oltre che di restituire tradotte la biografia e l'epigrafe incisa sul sarcofago del Branda Castiglioni (la traduzione, curata da un esperto filologo, è in fase di ultimazione). La tela con la Crocifissione di Neri di Bicci, che fino a qualche tempo fa campeggiava nell'abside della chiesa, probabilmente sarà collocata nel nuovo Museo, ma saranno gli Uffizzi di Firenze, proprietari dell'opera, e la Soprintendenza a decidere sulla sua definitiva ubicazione.

Immagine internazionale – Le maggiori novità si concentrano, tuttavia, in quello che si vorrà realizzare in futuro nella nuova sede museale, sempre che sponsor privati si mostreranno favorevoli a dare il loro contributo economico. Nella terza sala del piano terra l'Armiraglio intende inserire base informatica con una banca dati internazionale su Masolino da Panicale, una biblioteca specializzata sulle pubblicazioni inerenti la storia e la cultura artistica del borgo, e al primo piano dello stabile creare laboratori didattici. Un programma ambizioso che permetterebbe di ampliare i servizi agli utenti e di rafforzare l'immagine già internazionale del plesso del colle.