Luciana SchiroliLuciana Schiroli

L'ultimo saluto a Luciana Schiroli è arrivato dai tanti amici, presenti questa mattina ai funerali nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Masnago. Durante l'omelia è stata ricordata anche l'ultima mostra curata da Luciana, alla Torre Colombera di Gorla, una rassegna collettiva dedicata al tema della rosa, dove Luciana parlava di un anelito senza tempo e senza spazio, di una ricerca e di un desiderio infiniti. E lo faceva con il consueto spirito poetico, con quelle pagine scritte quasi in versi. E' stata quella, la mostra-congedo di una piccola-grande donna, innamorata del bello e dell'arte.

L'ho incontrata diverse volte, soprattutto nell'ultimo periodo della malattia: spesso ci si trovava sul pianerottolo delle scale della palazzina di via Daverio a Varese, quando curava la Rubrica Arte & Dintorni per Radio News. Amava scherzare, dire che lottava con le unghie e con i denti contro il cancro che la stava consumando. Intanto, era sempre aggiornata su mostre e pubblicazioni. Ci confrontavamo su alcuni nomi: Enzo Capozza, Maria Rita Fedeli, Paola Ravasio, i fratelli Ranza. Allora, ci si dava appuntamento in qualche galleria, con la promessa di vedersi lì per qualche mostra. Una delle ultime volte l'ho incontrata, con la figlia, in Galleria Morotti a Daverio.

Luciana ha scritto per Luce, Avvenire, La Prealpina, Ambiente e Tempo Libero, Varese Cliché, La Cronaca, La Griffe, Tempo Libero (Occasione). Ha curato moltissime mostre e proprio per una mostra-omaggio dedicata a Lugi Brunella, ho ritrovato alcune sue pagine dedicate a questo grande e indimenticato maestro di Gavirate. 

Un tono di voce ineguagliabile, inconfondibile e un occhio veloce, guizzante, capace di cogliere la novità. "Lucianina correva veloce, con la piccola borsa sempre piena di nuovi progetti", così ha voluto salutarla anche Bambi Lazzati, dicendole grazie tanto per il suo contributo di insegnante, quanto di anima culturale della Città Giardino, di giornalista e curatrice di una lunga serie di mostre allestite in Sala Veratti.
Di Luciana, gli amici e quanti l'hanno conosciuta, ricordano sinceramente l'incredibile vitalità, l'intelligenza gioviale ed ironica.