L'eternità guardata da un artista – Installazioni, video e sculture popolano la mostra di Mike Kelley ospitata HangarBicocca di Milano. A darle il titolo "Eternity is a Long Time" è una frase pronunciata da uno dei due attori del video "Extracurricular Activity Projective Reconstruction #1 (A Domestic Scene)", prima del loro suicidio: una visione tragica della realtà, dunque, tipica degli "artisti maledetti", pervasi da un continuo senso di inquietudine.

La recente rassegna milanese approfondisce il lavoro dell'artista statunitense in un percorso aperto che si snoda soprattutto tra grandi installazioni, filmati, ed opere scultoree, realizzate principalmente tra il 2000 e il 2006: opere di grande intensità che rappresentano al meglio il complesso e visionario universo espressivo di una delle figure più influenti dell'arte contemporanea.

Un intreccio di elementi culturali e ricordi autobiografici caratterizza l'opera di Mike Kelley: il rapporto con l'educazione, il legame con l'architettura modernista, la relazione con la tradizione della pittura e della letteratura statunitense, il confronto con la cultura popolare e vernacolare, i riti iniziatici giovanili e gli stili delle sottoculture musicali.


La mostra si apre proprio con la visione del video che le dà titolo
, e con "Runway for Interactive DJ Event": si tratta appunto di due installazioni (presentate insieme alla prima personale italiana di Mike Kelley presso la Galleria Emi Fontana di Milano nel 2000) che rappresentano una svolta fondamentale nella ricerca dell'artista, testimoniandone l'inizio del periodo creativo più prolifico.
Altra installazione centrale della mostra è "John Glenn Memorial Detroit River Reclamation Project (Including the Local Culture Pictorial Guide, 1968-1972, Wayne/Westland Eagle)" del 2001, ispirata a un monumento dell'astronauta John Glenn a cui il liceo frequentato da Mike Kelley era dedicato e ricoperta da frammenti di vetro e ceramica colorati recuperati dallo stesso Kelley nel fiume di Detroit.

Tecniche artistiche nobili e processi tipici di un approccio vernacolare, memoria personale e collettiva, immaginario mediatico e cultura popolare si intrecciano in un'opera emblematica.
Il progetto deve la sua unicità al coinvolgimento di Emi Fontana – curatrice italiana che vive a Los Angeles e che ha lavorato con Mike Kelley in un rapporto di stretta collaborazione negli ultimi quindici anni – e all'esperienza di Andrea Lissoni nel concepire formati espositivi unici ed innovativi per HangarBicocca.

Eternity is a Long Time
Mostra personale di Mike Kelley

Dal 24 maggio all'8 settembre 2013
Milano, Hangar Bicocca, via Privata Chiese 2
Orari: da giovedì a domenica dalle 11.00 alle 23.00
Chiuso dal lunedì al mercoledì
Chiusura estiva dal 15 al 18 agosto
Ingresso libero
Info: Tel. 02 66111573