La Chiesa di San Biagio a CittiglioLa Chiesa di San Biagio a Cittiglio

Chiese dall'aspetto moderno… Per nostra esperienza quotidiana, siamo consapevoli della ricchezza di edifici religiosi del Varesotto. Molti di essi presentano un aspetto moderno, risultato di rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli, a volte così radicali da far perdere ogni traccia dell'antichità dell'edificio.

…ma dal cuore antico – In realtà sotto i pavimenti si celano i resti di chiese antiche. Uno dei più importanti ambiti in cui è attualmente impegnata l'archeologia è proprio lo scavo nei complessi di culto. Si tratta di scavi legati a lavori di ristrutturazione e pavimentazione, spesso finanziati dalle stesse parrocchie. Da diversi anni si eseguono campagne di scavo dirette dal dott. Mella Pariani, per conto della Sovrintendenza, nella chiesa romanica di San Biagio a Cittiglio, che hanno portato a risultati eccezionali, relativi alle fasi di sviluppo dell'edificio. Nella sua forma originaria, risalente al Mille, presentava un orientamento opposto all'attuale, con l'ingresso dove oggi si trova l'altare, un'abside a est, una facciata più piccola. Sono emerse anche sepolture, all'interno e all'esterno della chiesa, secondo una pratica molto comune in antico, alcune di bambini, una di un uomo decapitato, ora in studio presso l'Università dell'Insubria. Le pareti originarie dovevano essere affrescate, come

Besnate, chiesa S.Martino di Tour, veduta dello scavoBesnate, chiesa S.Martino di Tour,
veduta dello scavo

testimoniano gli intonaci recuperati, uno alla base del campanile, raffigurante la chimera, animale mitologico a tre teste, altri nella zona della vecchia abside a motivi floreali. Ma la storia va ancora più indietro: a circa 3 m di profondità sono stati trovati frammenti ceramici e litici, risalenti addirittura all'età del bronzo: è la prima testimonianza in Cittiglio di una frequentazione in epoca preistorica.

Sotto la chiesa, un'altra chiesa, spesso altomedievale – Cittiglio è forse l'esempio più recente e famoso, ma se ne possono citare molti altri. Dagli anni Novanta ad oggi parecchi edifici di culto sono stati indagati, come S. Michele Arcangelo a Mornago, S. Giorgio a Gazzada. In molti casi gli scavi hanno permesso di stabilire una origine nell'epoca altomedievale, fra VI e X sec.: nella chiesa di S. Martino di Besnate gli scavi hanno portato alla luce lacerti murari in ciottoli e malta, in quella dei

Varese (Biumo Inferiore), chiesa SS. Pietro e Paolo, rilievo delVarese (Biumo Inferiore), chiesa SS. Pietro e Paolo,
rilievo delle due absidi

SS. Pietro e Paolo a Biumo Inferiore sono emerse due absidi gemelle. Presso la chiesa di S. Martino, di epoca romanica, a Vergiate, sono emerse sepolture riferibili ad un edificio religioso ancora più antico.

Non solo chiese – Ma l'archeologia riserva ancora più sorprese, portando alla luce non unicamente edifici religiosi. Sono attestate tracce di nuclei abitativi, come in S. Giuseppe, a Bisuschio: ventisette pali lignei lasciano ipotizzare una palizzata di difesa. Oppure aree sepolcrali di epoca romana, come a Morazzone: qui gli scavi nell'area in cui sorgeva S. Maria Maddalena hanno portato alla scoperta di tre tombe databili al I sec. d.C.

Nuova prospettiva – Ecco quindi che gli edifici religiosi assumono una nuova luce: non solo luoghi di preghiera, di arte, di meditazione, ma anche di storia locale.