Enrico Baj, I Funerali dell'Anarchico PinelliEnrico Baj, I Funerali dell'Anarchico Pinelli

La mostra Enrico Baj. I funerali dell'anarchico Pinelli, inserita nel percorso di un'altra esposizione in corso a Palazzo Reale Addio anni '70 e ad essa collegata sia per cronologia che per tema, è un'occasione per vedere scenograficamente riallestita nella Sala delle Cariatidi, secondo il progetto ideato dallo stesso Baj nel 1972, l'opera I funerali dell'anarchico Pinelli, ancora oggi simbolo di un dramma umano oltre che di un periodo storico per molti versi irrisolto sia sul piano delle responsabilità politiche e individuali sia sul piano della memoria.

Il Comune di Milano aveva programmato per il calendario di mostre del 1972 una rassegna antologica di Enrico Baj con una selezione del suo percorso artistico. In relazione alle tragiche vicende di quegli anni, l'artista decise però di esporre un'unica opera progettata appositamente per lo spazio della Sala delle Cariatidi, che dava voce alla sua esigenza di essere testimone del suo tempo. Scriveva infatti sul catalogo: "quando trovarono Pinelli precipitato da una finestra di questura e subito morto, mi preparavo a riproporre […] una ben nota opera futurista di Carrà ‘I funerali dell'anarchico Galli'. Pensavo di rifare il quadro alla mia maniera, seppure rispettando il formato e la composizione del modello, come feci con ‘Guernica', con le ‘Demoiselles' […] ma la fine attuale e sconvolgente di un altro anarchico mi fece subito mettere da parte Galli e Carrà. La realtà e la vita e la morte di Pino si sostituivano nella mia mente al ricordo dei libri letti, degli eroi del passato, del futurismo e del dadaismo da me amati, reclamando, in luogo di un divertito rifacimento parodico-letterario, la celebrazione di una tragedia familiare e politica, che

Baj con la sua operaBaj con la sua opera

andava rappresentata anche in pittura con i mezzi di sempre". La drammatica coincidenza dell'omicidio del commissario Calabresi il giorno previsto per l'apertura della mostra suscitò accesi dibattiti e fece chiudere l'esposizione non ancora inaugurata.

La scelta di collocare l'opera nella Sala delle Cariatidi non fu casuale e si riallaccia all'incontro di Baj con Guernica di Picasso, esposta nel 1953 nella stessa sala in occasione di un'importante mostra dedicata all'artista. La ripresa del linguaggio picassiano, che caratterizza molte opere di Baj, qui assume un significato specifico, con citazioni quasi testuali dal capolavoro dell'artista spagnolo – dalla figura femminile sulla destra che rappresenta la moglie di Pinelli alla lampada della stanza della questura. Un metodo di lavoro che in un certo senso anticipa, come hanno notato alcuni critici, il citazionismo contemporaneo, ma che si sostanzia in quel momento di ben altri significati.

ENRICO BAJ
I FUNERALI DELL'ANARCHICO PINELLI
Dal 21 giugno al 2 settembre 2012
Milano, Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi
Ingresso gratuito
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30
martedì – domenica dalle 9.30 alle 19.30
giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura
www.comune.milano.it/palazzoreale –
elenamaria.conenna@comune.milano.it

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