Adesso che Janja Arnolj si appresta ad esporre le sue opere in plexiglass per la prima volta in un importante museo, per l'esattezza la Fondazione Pagani di Castellanza, ha improvvisamente impresso una svolta improvvisa al suo lavoro.
Quasi una sorta di effervescenza creativa innescataanziché placata momentaneamente dalla prima monografia che racchiude un bel portfolio di fotografie in bianco e nero realizzate da Bruno Balestrini e accompagnate dai testi due due curatori, Luigi Piatti e Luciana Schiroli, e da quelli di Franca Galimberti, dal direttore dei Museo Simone Pagani e dalla gallerista Raffaella Silbernagl.

Sono queste queste nuove sculture a muro, di fondo quadrato dipinto, preferibilmente di blu, su cui l'Arnolj applica successivamente forme ora quadrate, ora triangolari, ora circolari, in una sorta di sovrapposizione che richiama in parte tutto il lavoro precedente che è per il resto documentato tanto in mostra quanto nel volume.

La sua storia è ampiamente documentata nel racconto che ne fa il Piatti in catalogo. Figlia d'arte, di quel Srecko Kotar, accademico di Lubiana e Praga, Jania, cresce nel mondo dell'arte. Se ne distacca, lascia la famiglia e la sua terra, viene in Italia per entrare nel mondo della moda. Scopre poi di possedere insospettabili doti di pranoterapeuta che applica da allora esclusivamente su animali.

Finché, all'inizio dei Novanta, non vira, una ennesima volta, tornando nel grembo dell'arte; la virata tuttavia è più radicale di quanto si pensi. La materia di cui si occupa da questo momento è il plexiglass, il metacrilato. Che provvedele lei stessa a comporre docilmente in forma di scultura mentale secondo la propria idea provvedendo a far tagliare come altri provvedono a farsi predisporre lastre di marmo o di ferro.

Il risultato sono questi lavori femminei, nelle volute e nelle spirali, alchemici, duchampiani nella veduta d'insieme, cervellotici a volte, affascinanti, ai limiti talvolta del design più algido. Esaltati sicuramente dalla lettura del bianco e nero di Balestrini. Attendiamo, con curiosità, di vedere come saranno le nuove creazioni.

Strutture di luce di Janja Arnolj
inaugurazione: domenica 24 settembre ore 11
24 settembre – 15 ottobre 2006
Museo Pagani
Castellanza
a cura di Luigi Piatti e Luciana Schiroli
orari: sabato e domenica 10-12.30/14.30-18.30
www.museopagani.it