Uno scorcio di ArcumeggiaUno scorcio di Arcumeggia

Vivere la provincia di Varese, scoprirne gli angoli più nascosti, approfondire le realtà più famose e note. Perché la terra varesina sa regalare scorci di straordinaria bellezza, sa colpire l'attenzione del viaggiatore.
Ecco quindi l'ultima guida snella, edita dalla Provincia, per conoscere il territorio attraverso sei percorsi storici ed artistici. Di ogni itinerario si descrivono le tappe e dei singoli monumenti le caratteristiche principali. Importante anche la presenza della traduzione in inglese, ad opera degli studenti del liceo linguistico Manzoni di Varese.

Fra arte e devozione.
Il primo itinerario è dedicato agli edifici religiosi benedettini, a partire dal gioiello più prezioso, l'eremo di Santa Caterina del Sasso, un luogo dove misticismo e paesaggio naturale si fondono in uno scenario esclusivo. Da Santa Caterina, tappa alla Badia di Ganna, le cui origini risalgono alla fine del secolo XI; poi il Monastero di Cairate, recentemente recuperato e aperto al pubblico, ed infine Voltorre, caratterizzato da un chiostro divenuto sede espositiva per mostre.

Sulle orme di Maria.
La figura di Maria ha sempre goduto di una grande devozione popolare, e sono molte le sue testimonianze, come le cappelle, le numerose rappresentazioni. Anche nel nostro territorio è possibile un itinerario mariano, con il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno e di Santa Maria del Monte, dove si trova la statua celeberrima della Madonna nera, da sempre meta di pellegrinaggi.

Santa Caterina del SassoSanta Caterina del Sasso


Un salto nella storia antica.
Un altro itinerario propone un viaggio nel Seprio, l'antico contado medievale che un ruolo così di rilievo ebbe nella storia, per la sua posizione strategica. C'è spazio per l'archeologia e la storia dell'arte, con il sito archeologico di Castelseprio, il monastero di Torba, nati oltre millequattrocento anni fa come punti di avvistamento; così come con Castiglione Olona, piccolo angolo di Toscana in Lombardia, grazie alla figura altisonante del cardinale Branda Castiglioni.

Ma che bel castello.
Il Varesotto, terra di castelli, nati a partire dall'alto medioevo per un controllo militare delle terre; spesso poi finiti nelle mani dei Visconti, il cui stemma ricorre frequentemente, ed infine trasformati in residenze signorili. L'itinerario prende avvio da Angera, il cui castello, posto in altura, è probabilmente il più famoso; ma anche altre località ne conservano: Cislago, Fagnano Olona, Induno Olona, Jerago con Orago, Somma Lombardo e, chiaramente, anche Masnago.

Varese Liberty.
Una delle più importanti stagioni della storia varesina è il primo Novecento, quando si diffuse l'Art Nouveau. Nacque così lo stile liberty, che vide i suoi più grandi esponenti, come il Sommaruga, operare proprio nel Varesotto, all'epoca celebre località turistica. L'itinerario proposto nella guida vuole proprio ricordare i fasti di questo passato. Partenza da Varese, quindi, con il Grand Hotel campo dei Fiori, il Palace Grand Hotel, le funicolari e le ville; poi tappa ad Induno Olona, per la fabbrica della birra Poretti, Villa Magnani; ancora Bregazzana, per l'asilo, Gallarate, per la fabbrica Borgomaneri e Villa Marelli. E poi Busto Arsizio, con le sue ville, come Villa Leone, Villa Ferrario e Ville Ottolini.

Paesi dipinti.
Quando la natura e l'arte parlano e si integrano. Così cinquanta anni fa i paesi di Arcumeggia, Boarezzo, Marchirolo, Peveranza, si sono arricchiti di pitture, che ne hanno trasformato l'aspetto. Pittura come testimonianza storica, perché spesso questi affreschi raccontano le tradizioni locali, gli usi e i costumi delle comunità, ricorrendo a brillanti e vivaci colori.