Partic. CastelseprioPartic. Castelseprio

Qualcuno festeggia – L'archeologia varesina riceve una mano. I contributi della Regione Lombardia andranno a coprire parte delle spese per i progetti presentati da Castelseprio e da Varese. E' uscita a fine anno la graduatoria con l'elenco dei progetti ammessi e finanziabili tra quelli presentati per il bando di valorizzazione del patrimonio archeologico, pubblicato l'ottobre scorso. 41 il totale complessivo delle richieste pervenute alla Regione da enti pubblici e privati, tra queste non sono state ammesse due delle domande presentate dalla nostra provincia: la richiesta del comune di Bodio Lomnago per l'indagine sulle palafitte del lago di Varese e il progetto di restauro conservativo di pareti interne e prospetti esterni della chiesa altomedievale di Sant'Antonio a Viconago presentato dalla Parrocchia di San Giovanni Battista. Mentre possono festeggiare Varese e Castelseprio.

Abbellimenti al castrum – Il Parco archeologico ha avanzato una richiesta per valorizzare l'area di Castelseprio e per la realizzazione di una nuova produzione editoriale dedicata a Monumenti e storia dal borgo del Seprio alla Valle Olona: indagini diagnostiche e territoriali. Gli interventi e la pubblicazione richiedono un investimento totale di 102.377 euro, una cospicua somma che sarà finanziata per più della metà del costo complessivo dalla Regione Lombardia, verranno infatti stanziati ben 71.000 euro.

L'AntiquariumL'Antiquarium

Un investimento importante per un luogo che punta a far parte del patrimonio Unesco, attualmente infatti il lungo percorso verso la candidatura mondiale è rinviato al 2011, ma per l'area archeologica rimane alta la possibilità di successo. Un grande passo in avanti era stato fatto in primavera con l'apertura dell'Antiquarium ricavato del restaurato piccolo convento francescano di San Giovanni che mette in mostra e conserva i reperti riemersi dagli scavi che per anni hanno interessato tutta la vasta zona.

Nuova campagna scavi in primavera –
Anche per l'Isolino Virginia buone nuove dalla Regione Lombardia che ha concesso 24.000 euro per finanziare la nuova campagna di scavi del 2010. A condurre gli scavi, come avviene ormai da tempo, è l'equipe guidata da Daria Banchieri, conservatrice archeologica del Museo Civico di Villa Mirabello a Varese. L'impresa complessiva prevede una spesa di 40.000, anche in questo caso più della metà è a carico della regione. L'attività di scavo si era conclusa nel settembre 2009 portando alla luce importanti ritrovamenti: resti di piattaforme in legno sulle quali gli antenati palafitticoli dei varesini costruivano le loro abitazioni, strumenti in pietra e in ceramica colorata, ossa di animali che raccontano di cosa si cibavano i nostri avi. Tanto resta ancora da scoprire di questo "giacimento" archeologico, l'unico dell'Italia settentrionale, dove vengono ritrovate monumentali strutture lignee che risalgono addirittura al periodo Neolitico, ancora ben conservate grazie alle particolari condizioni del deposito archeologico: l'umidità e la presenza dell'acqua.

Area di scavo sull'Isolino VirginiaArea di scavo sull'Isolino Virginia

In gara per il patrimonio mondale – Ma allargando l'orizzonte non si lasciano attendere altre importanti novità: anche la piccola isola si è proposta come candidata per l'Unesco. L'Italia sta infatti partecipando al progetto di candidatura transnazionale, per l'iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, denominato "I siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino", progetto che vede coinvolti, insieme con la Svizzera, il paese promotore della candidatura, la Francia, la Germania, l'Austria e la Slovenia. Si è appena conclusa la fase di predisposizione della documentazione per l'invio al Centro del Patrimonio Mondiale entro il termine del 1 febbraio 2010. La firma del dossier da parte di tutti i Paesi coinvolti avverrà a Parigi nella giornata del 26 gennaio 2010. In Italia i siti individuati per partecipare al progetto sono complessivamente venticinque ed interessano cinque regioni, ed in particolare, la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, ed il Trentino Alto Adige. Tra questi il nostro isolino di Biandronno.