"Una delle figure preminenti della cultura Casoratese, un componente di una storica famiglia locale già attestata nel '500", così cominciava la presentazione di Massimo Conconi, focalizzata sull'arte e la biografia di Carlo Parolo, artista scomparso nel 2008 e sodale, negli anni della formazione a Brera, di Ibrahim Kodra e Francesca Cattoretti.

Nella recente mostra, allestita a Casorate Sempione, sono state presentate diverse tipologie di lavori, rispondenti a diversi cicli iconografici: "Una figura eclettica, poliedrica, capace di citare la pittura classica di ascendenza impressionista e di plasmare la ceramica, sperimentando anche materiali inediti, come polveri e colle colorate. Si tratta di un autore che ha sempre manifestato uno spiccato interesse per il colore, il segno, gli aspetti scenografici delle composizioni e la ricerca sul tema della maschera".
Conconi, in occasione della rassegna di Casorate Sempione, ha messo in luce anche la produzione di cronachista e scrittore di pièces teatrali di Parolo: "Amico di Dario Fo e Franca Rame, il nostro ha scritto anche per il quotidiano "La Prealpina", dedicandosi negli ultimi anni della sua esistenza ad una veriegata e copiosissima produzione di pittura e disegni. I suoi lavori risultano sempre liberi da facili etichette, anche se è evidente una sua inclinazione e una vicinanza innegabile al Realismo esistenziale milanese degli anni '60".

Ora, una selezione dei lavori e degli scritti di Carlo Parolo viene presentata a Varese, nella duplice sede dello Spazio Rossi del Liceo Frattini e del Museo Bertoni. La mostra, ad ingresso libero, è curata da Massimo e Laura Conconi e sarà aperta al pubblico dal 22 febbraio al 15 marzo.