Varese – La Galleria ha aperto il Terzo Punto sull’Arte. Con la sede di Viale Sant’Antonio e lo Spazio espositivo di via San Martino della Battaglia, dallo scorso sabato, sempre nella stessa via ma al civico 3, si è aperto un nuovo centro dedicato questa volta all’Arte Contemporanea POP.

La Galleria Punto Sull’Arte, che dal 2011 segue con attenzione l’evolversi del fenomeno arte in Italia e all’estero,  dedica a questa corrente uno spazio espositivo ad hoc, il PUNTO POP, dove presentare, accanto a nomi già noti e riconosciuti in tutto il mondo, una selezione di giovani emergenti di talento come Valentina Diena che compie un’indagine quasi poliziesca intorno agli oggetti che siamo abituati a vedere come compagni di strada, senza preoccuparci di osservarli da vicino e a dare loro il giusto peso nella nostra vita. L’artista, invece, ne estremizza la feticizzazione, rendendoli quasi grotteschi, ma di una straordinaria perfezione formale, grazie all’incredibile tecnica pittorica evidente nell’utilizzo delle matite colorate.

Può una tanica di benzina, simbolo essa stessa di consumo, di sfruttamento delle risorse del pianeta, nobilitarsi ed entrare a corte, corvo con le penne del pavone? Il francese Erik Salin, un passato di Custom Painter per Harley Davidson, stregato dalla Pop Art, è convinto di sì, così la veste con i marchi più famosi della Francia del lusso, da Hermès a Vuitton a Chanel, ma non dimentica brand leggendari del mondo motoristico come Ferrari e Porsche. Dà manforte la moglie Géraldine Morin, creatrice di bigiotteria e di mobili in cartone, nonché scopritrice del talento nascosto del marito, che con i loghi del lusso adorna palloncini, shopper delle più lussuose case di moda – perfette per essere abbandonate con nonchalance in un salotto chic – o icone disneyane, e accosta Topolino a Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, Charlie Chaplin e perfino Steve McQueen. Un corto circuito spazio-temporale che testimonia il bombardamento mediatico cui siamo sottoposti ogni giorno, con ogni sorta di immagini, marchi e riferimenti occulti, foreste in cui dobbiamo districarci per non cadere nelle tentazioni del consumo compulsivo.

Angelo Accardi, sostiene che “l’arte prima si sente e poi si comprende”, naturalmente se la si ama. Il suo struzzo, presenza formidabile e coloratissima, rappresenta le nostre paure diffuse, in un mondo in cui l’uomo ha perso la propria centralità, vittima di una società produttrice di negatività. Il suo è un Pop quasi liquido, in cui le forme prevaricanti dei grandi edifici delle megalopoli si “sciolgono” nelle infinite velature di colore, ricordandoci che in fondo l’illusione è parte di ognuno di noi, assieme ai suoi infiniti simboli, a costruire un immaginario senza tempo, in cui un quadro di Klimt o di Bacon – maestro di sogni di Accardi – può stare accanto a uno struzzo blu, a un rinoceronte o alla prora di una nave, così come Elon Musk essere in posa, nel Pantheon iconografico dell’artista, accanto a Homer Simpson.

Ironia e provocazione caratterizzano le opere di Giuseppe Veneziano, tra i più apprezzati artisti contemporanei in Italia e all’estero. L’artista indaga il mondo e la società traendo ispirazione da storia, cronaca, politica, film e storia dell’arte. Attraverso il suo stile riconoscibilissimo – grazie alla linea semplice delle figure – stravolge quelli che sono i parametri della realtà e della finzione e ci parla del nostro tempo con tutte le sue banalità e contraddizioni.

Le sculture in ceramica di Giorgio Laveri  si pongono perfettamente tra la poetica del ready-made duchampiano e la Pop Art americana. La critica al consumismo passa attraverso le immagini e i titoli delle sue opere. L’ironia e il desiderio di una riflessione coinvolgono attivamente l’osservatore che, catturato dalla lucentezza delle superfici, si trova intrappolato in un limbo dove realtà e immaginazione si fondono e confondono in continuazione.

In questa spirale di forme, colori, ossessioni e rimandi,  compaiono anche riproduzioni degli iconici e coloratissimi “Balloon Dog”, sculture a forma di cane palloncino del celebre Jeff Koons.

Apertura al pubblico: martedì – sabato:10 – 13 e 14 -17.