Ana Elena Sasu è una new entry dell’associazione dei Liberi Artisti che porta un vento di novità per le sue qualità artistiche e soprattutto per la sua produzione. Già a inizio estate aveva esposto nell’ambito della mostra “Sogno d’estate” nella collettiva al femminile in cui aveva proposto opere in stile art decò.

Ma oggi presenta una quindicina di icone sacre che contraddistinguono la cultura della sua terra di origine, la Romania e in particolare della Bucovina, dove Ana è nata, terra di monasteri patrimonio dell’Unesco.

Dopo una formazione artistica, l’artista arriva in Italia per dedicarsi al restauro di dipinti e alla produzione di icone come quella di san Colombano, oggi esposta nel Duomo di Bobbio.

Si specializza comunque in produzioni di vario genere e con diverse tecniche e materiali: affreschi murali, icone bizantine, dipinti su legno, vetro, e tecnica naif.

 Ma è proprio nelle icone che la sua arte pittorica realizza una sintesi tra naturale e spirituale. Con colori squillanti e tratti sicuri, rispettando i canoni di esecuzione, Ana Sasu, riesce a rendere perfettamente l’aura sacra, propria di questa forma espressiva, realizzando opere di forte impatto visivo.

Ana Sasu dice: “Con questa mostra ho voluto portare in un luogo di culto come il Sacro Monte, una parte delle mie origini e dei miei studi ovvero la religiosità della tradizione ortodossa che si esprime in campo artistico nelle icone. Tutte le icone sono state realizzate non per rimanere solo delle semplici immagini ma diventare delle manifestazioni, nella forma e nello spazio, della realtà divina invisibile. Inoltre si devono seguire dei “canoni” ben prestabiliti per cui ogni elemento ha un suo significato ben preciso e nulla è lasciato al caso: per questo un’icona non si dipinge ma “si scrive”.

La tecnica di realizzazione di un’icona prevede diversi passaggi canonici. Prima il disegno viene inciso su una tavola di tiglio o di pioppo su cui poi viene steso un fondo, quindi il colore viene sovrapposto in diverse mani successive fino a ottenere le tonalità desiderate. Infine viene applicata la foglia d’oro e realizzata la finitura. I colori più utilizzati, anche a seconda delle scuole, sono: rosso, blu, bianco e verde e ocra. Ogni opera prevede un lavoro di almeno un mese. Le scuole a cui si ispira Ana Sasu sono quella russa – che trae ispirazione da Andrej Rublev, vissuto tra la metà del 1300 e la metà del 1400, considerato il più grande pittore di icone – quella moldava e della Transilvania.

Le icone esposte seguono le rappresentazioni classiche e rappresentano diversi soggetti religiosi: san Costantino ed Elena, San Giorgio e il Drago, Santa Caterina, l’arcangelo Michele, la Pantanassa (Vergine regina del mondo), la Natività. Ad esse Ana aggiunge colori propri e tecniche e come il dipinto su vetro. Interessante una rappresentazione della Passione di Cristo in cui è stata utilizzata un’anta antica per raffigurare l’immagine di Cristo antichizzandola. Il lavoro più complesso e d’effetto e quello dell’icona della Natività realizzata direttamente su foglia d’oro e ricchissima di particolari in cui la storia si snoda su tre piani diversi e con una doppia simbologia.

Cristina Pesaro

Ingresso libero
via dell’Assunzione 17, Camponovo, Sacromonte
Giovedì e venerdì dalle 14.00 alle 19.00
Sabato, Domenica e festivi dalle 10 alle 19.00
artesasu@libero.it    342 0942873