Il dipinto seicentescoIl dipinto seicentesco

La donazione e la cura – "Un richiamo alla cura per il Sacro Monte sopra Varese" è il titolo della manifestazione fissata per oggi, a partire dalle 17.00 al Museo Baroffio e del Santuario. L'evento, organizzato dalla Fondazione Paolo VI, vedrà la partecipazione del Vice presidente della Fondazione Paolo VI Riccardo Broggini, di Laura Marazzi, Luigi Zanzi, don Angelo Corno e mons. Luigi Stucchi. Cuore del pomeriggio, che rientra nelle manifestazioni per la ricorrenza del quarto centenario per la canonizzazione di San Carlo, sarà la donazione fatta al Museo Baroffio del dipinto seicentesco "San Carlo in deliquio mistico" offerto da Luigi Zanzi e da Pietro Malnati alla Fondazione, in memoria di Mons. Pasquale Macchi, segretario particolare di Papa Montini fin da quando era Arcivescovo di Milano e quindi arciprete di Santa Maria del Monte. Ma l'incontro offrirà anche un utile momento di confronto per fare il punto sulla montagna sacra varesina e sulla sua tutela. Titolo dell'intervento di Broggini, sarà infatti: "La Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte e il coinvolgimento delle istituzioni locali nella cura e promozione del Sacro Monte sopra Varese, Patrimonio dell'Umanità".

La riflessione cade in concomitanza non solo della discussione infinita circa la carenza di parcheggi e della conseguente cronica fila di automobili all'inizio della strada della cappelle e in cima alla vetta sacra, ma anche della gara andata deserta per la vendita del Castello Manfredi. Il termine per la presentazione delle offerte, infatti, è arrivato ma nessuna proposta è stata avanzata. Il prezzo base, indicato previa perizia sul valore del castello di via Carantani, era di 1.800.000 euro ma nessuno si è fatto avanti per l'aggiudicazione dello storico immobile, risalente al 1400, che aveva visto tramontare definitivamente l'ipotesi di diventare polo culturale. E se per il Comune la gara per la vendita

Un particolare del dipintoUn particolare del dipinto

all'incanto è andata deserta, sulla cima varesina, come abbiamo già documentato, si pensa ad un nuovo polo culturale. È già partito, infatti, il progetto di ripristino della prima delle quattro fontane della Via Sacra destinata a diventare la sede della Fondazione Paolo VI. L'edificio ospiterà un info-point per i pellegrini e i visitatori che si incamminano lungo la Via del Rosario. Ma non è tutto. Al piano superiore verrà allestito anche un archivio per ospitare una parte del lascito (soprattutto libri e documenti) donato alla Fondazione da mons. Pasquale Macchi.

E ancora sul fronte documentario, l'Associazione Amici del Sacro Monte si è già portata avanti. Si presenta sia come ricca pubblicazione corredata di immagini fotografiche, sia come un archivio di schede mobili facilmente consultabili e raccolte in un cofanetto, l'Archivio dei Pellegrini e dei Pellegrinaggi presso il Santuario di Santa Maria del Monte nel cinquantennio 1959-2009. La ricerca, che restituisce l'inventario cronologico dei Pellegrinaggi registrati presso il Santuario, portando la specifica indicazione delle date, delle parrocchie, confraternite e delle località di provenienza, è stata eseguita da Angela Viola. Lo stesso archivio è preceduto da uno studio redatto dalle Romite. L'inventario comprende nomi celebri a partire da quello di Giovanni Paolo II che il 2 novembre 1984 salì il percorso delle Cappelle con il cardinal Martini e monsignor Pasquale Macchi e parlò ai fedeli dal balcone del Mosè. Altro celebre pellegrino fu il cardinal Montini, poi eletto al soglio di Pietro col nome di Paolo VI.