Il racconto dei “Quattro fratelli armoniosi” (in tibetano: mthun pa spun bzhi) è collocato nella sezione Vinaya (disciplina) del Kangyur, il più importante canone buddhista tibetano. Secondo la leggenda il Buddha stesso raccontò questa storia ai suoi discepoli per far loro comprendere l’importanza della collaborazione e della fratellanza nel ciclo delle vite di tutti gli esseri.

Una volta, tanto tempo fa, quattro animali, un elefante, un coniglio, una scimmia e una pernice, si ritrovarono nella foresta, e iniziarono a discutere su chi fosse il proprietario dell’albero del quale si erano appena cibati. L’elefante disse: “Questo albero è mio, l’ho visto prima io: sono più alto di voi!”. La scimmia rispose: “Elefante, vedi per caso dei frutti in cima all’albero?”. Alla risposta negativa dell’elefante, la scimmia replicò: “Non vedi dei frutti proprio perché li ho mangiati tutti io, prima che tu arrivassi quassù: sono la più agile!”. Allora il coniglio intervenne esclamando: “Io mi sono cibato delle foglie di questo albero quando era ancora soltanto un arbusto, prima che la scimmia ne mangiasse i frutti e che l’elefante lo vedesse: sono più lungimirante di voi!”. Al che la pernice controbatté: “L’albero appartiene a me perché non sarebbe neanche nato se io non avessi trasportato qui il suo seme! Sono stata io a farlo nascere prima che il coniglio ne mangiasse le foglie, che la scimmia si cibasse dei suoi frutti e che persino l’elefante lo vedesse!”.

L’elefante, la scimmia e il coniglio, quindi compresero che senza la pernice l’albero effettivamente, non sarebbe mai nato.I quattro animali, dopo questa discussione, divennero inseparabili amici e decisero di condividere l’albero in armonia, godendo dei suoi fiori profumati, delle sue foglie rigogliose e dei suoi frutti saporiti. Iniziarono quindi a collaborare insieme, l’uno sulla schiena dell’altro: da quel momento, vennero chiamati i “Quattro Fratelli Armoniosi”.

Questa raffigurazione si trova spesso in Tibet nei templi, sulle porte delle case, persino nella hall degli alberghi. Rappresenta l’emblema della pace, dell’armonia, della cooperazione e dell’amicizia tra tutti gli animali ed anche tra gli uomini. L’immagine serve a ricordare che l’unica via possibile è quella dell’amore.

Ivo Stelluti