Volto di fanciullaVolto di fanciulla

Preziosità da sfogliare – Tanto clamore intorno al Piccio comincia a sortire i suoi effetti: il primo è una chicca riemersa, una raccolta di fogli introvabili, se non attraverso i tipi rari stampati quasi 70 anni fa. E che hanno preservato nel tempo una preziosa raccolta di disegni dell'artista, ora andata perduta. Si tratta della Collezione Marinotti, orami una rarità nell'editoria artistica, concessa all'associazione Amici del Piccio per  riaprire la pagina locale del ricordo.

Nuove attenzioni – In concomitanza con la conclusione della mostra cremonese "Piccio, l'ultimo romantico", chiusura prevista per domenica 8 luglio, dopo una proroga di un mese e un bagno di folla di visitatori, si riaprono le porte della piccola, didattica ma utile raccolta di riproduzioni di opere piccesche nel comune di nascita dell'artista, Montegrino Valtravaglia che, a partire dal 2004, ha ridestato prepotentemente l'attenzione verso il figlio più illustre.
Nella sala consigliare del Municipio, 30 riproduzioni di opere su tela e una ventina di disegni in formato originale fanno da filo conduttore al racconto della vita del geniale precorritore di forme, linguaggi, emozioni moderne, accompagnate da un ricco apparato biografico.

La collezione dispersa
–  Ma la vera novità di oggi è che dagli archivi di un socio dell'Associazione Amici del Piccio è uscita una vera e propria perla. Un'edizione del 1942, stampata dall'editore Enrico Damiani di Milano, di cinquanta disegni usciti da una vecchia cassapanca, ritrovata in una casa milanese, dove il Piccio avrebbe dovuto dimorare con la moglie se questa non fosse morta alla vigilia delle nozze.
Curata da Ugo Galetti, la stampa del volume fu realizzata in 50 copie numerate su una speciale carta di particolare preziosità. Altre 300 copie furono stampate su carta diversa, meno preziosa. Lo stabilimento dove l'opera venne realizzata fu distrutto poco dopo dai bombardamenti bellici. Nessun impianto originale è andato recuperato. La stessa collezione di disegni è andata persa con il disappunto degli eredi Marinotti. 

Opere del Piccio in sala consigliareOpere del Piccio in sala consigliare

Visite guidate – L'edizione in mostra a Montegrino sarà una delle prime cinquanta numerate. Una rarità pressoché inedita, con un discreto valore economico, che l'Associazione vorrebbe annettere in un prossimo futuro al patrimonio espositivo montegrinese, data la disponibilità del prestatore.
In mostra, oltre all'edizione Damiani, saranno visibili anche due filmati: quello che già era in visione negli scorsi mesi, realizzato dalla stessa Associazione, dedicato alla vita del Piccio e un ulteriore contributo realizzato sotto la supervisione del presidente Carolina De Vittori, con un sunto della mostra di Cremona. Di cui saranno disponibili anche copie del catalogo. La mostra sarà visitabile per i mesi di luglio e agosto, tutti i martedì pomeriggio dalle 15.30 e alle 18, con visita guidata.


A Varese
– Ma le novità non si fermano qui. E' ormai stabilita la data inaugurale della mostra varesina, curata da Serena Contini con la collaborazione di Pier Luigi De Vecchi, che ripropone a distanza di 10 anni i disegni del Carnovali facente parte della collezione varesina acquisita dall'allora giunta Fassa con il Fondo Chiara: sarà il 17 novembre, nelle sale del Castello di Masnago.

La vita in scena – Ma prima ancora, uno spettacolo drammaturgicamente curato da alcuni allievi della scuola teatrale di Silvia Sartorio, sarà rappresentato in prima visione il 2 agosto a Montegrino, poi, forse diventerà un piece itinerante nei luoghi picceschi. E' la storia sul e del Piccio, dei suoi presunti amori, dei suoi ricordi, fortune e sfortune. Da Cremona e Varese, via Montegrino, la fiamma della memoria continua ad ardere.

Info: Associazione Amici del Piccio, 0332 508203 – info@ilpiccio.it