Gabriele BasilicoGabriele Basilico

Il Parco della discordia – L'argomento, in apparenza bucolico, in realtà investe una sua criticità anche a livello politico. Ci sono, ci sono stare mire specifiche sul Parco Agricolo Sud Milano, una cinta di sopravvissuta natura, quasi intonsa, alle porte della metropoli. Oggetto di lusinghe anche speculative, al momento resiste con il suo carico di civiltà contadina, di intelligenza culturale, di ricchezze storiche ed artistiche, di ingegno umano. Quel parco alcuni fa divenne anche oggetto di una ricerca documentaristica realizzata da due 'cattedratici' della fotografia italiana, Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin; un sunto di quel lavoro fino al 20 aprile è in mostra a Villa Pomini, in una esposizione prevista nel ciclo dedicato al paesaggio promosso dall'Archivio Fotografico Italiano, in collaborazione con la Provincia di Milano e il Touring Club Italiano.

Il confronto – "E' una selezione di opere già esposte a Milano" – racconta il portavoce dell'AFI, Claudio Argentiero – "A noi interessava mostrarle al pubblico per provocare un confronto, il modo di leggere il parco, di due nomi importanti, a fronte di un analogo lavoro svolto dai fotografi dell'Archivio che diventerà una mostra e una pubblicazione in autunno". Si tratta di due modi diversi di intendere lo stesso scenario naturale. Di esperienza consumata, i reportage in bianco e nero di Basilico e Berengo assumono i connotati del classico lavoro documentaristico; più capillare, più creativo, più giocato sulla scoperta dell'intima luce, più legato all'emozione delle stagioni, il lavoro già pronto, realizzato da Argentiero e colleghi.

Una foto di Berengo GardinUna foto di Berengo Gardin

Documentare e conservare – L'intento è quello di far conoscere meglio ed accrescere il grado di partecipazione ad una realtà da preservare: i corpi di fabbrica agricoli, conservati nel tempo, le rogge, l'ingegneria idrica, che discende direttamente dalla lezione leonardesca, lo stesso Naviglio che vi scorre, il circuito ciclabile fanno del Parco Agricolo Sud Milano un patrimonio unico nella sua completezza. L'Afi, e i suoi autori, operanti da tempo sulla conservazione e sulla testimonianza storica del territorio, in provincia come altrove – un esempio è la consolidata ricerca nella civiltà delle risaie del vercellese – puntano con il progetto itinerante a rendere viva ulteriormente la testimonianza e la ragione stessa del loro operare nella società.

In contemporanea – In contemporanea con la doppia mostra di Basilico e Gardin, presentate al pubblico anche le mostre White di Cristiano Fabris, una serie  di paesaggi nivei, onirici, inviolati quasi una declinazione astratta dell'elemento naturale e i Phinole Landscapes di Claudio Argentiero, recuperando l'antica, rudimentale, tecnica del foro stenopeico, che esalta, la licenza narrativa dell'autore, restituendo del paesaggio una rappresentazione compendiaria ed enigmatica. Paesaggi d'acqua, infine sono quelli di Vittorio Pigazzini.

Al confine tra città e campagna. Il Parco Agricolo Sud Milano visto da Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin.
Paesaggi d'acqua di Vittorio Pigazzini
White di Cristiano Fabris
Phinole Landscapes di Claudio Argentiero
Villa Pomini, Castellanza, via Don Luigi Testori 14
10 aprile – 20 aprile
inaugurazione giovedì 10 aprile ore 21
orari: 15-19; domenica 10-12/15-19
Ingresso libero