Il 30 dicembre 1485 – in tempo di peste – nella chiesa di San Celso in Milano, affollata da circa 300 persone, la Vergine si manifestò ai fedeli dall'antica immagine che la tradizione dice voluta da Sant'Ambrogio, dopo il ritrovamento delle reliquie dei santi Nazaro e Celso (10 maggio 396). Maria scostò il velo che la nascondeva, guardò quasi a uno a uno i presenti e tese verso di loro le braccia, mostrando il Bambino Gesù. Da quel giorno la peste cominciò a cessare. In memoria di questo miracoloso evento – riconosciuto nell'aprile 1486 dall'autorità religiosa -, i milanesi decisero l'edificazione del santuario cittadino di Santa Maria dei Miracoli, di cui nello stesso giorno cade anche l'anniversario della Dedicazione.

Anche quest'anno si rinnova la festa grande in Santuario per l'anniversario del Miracolo e della Dedicazione. Domenica 30 segnaliamo che, oltre all'esposizione del "Velo del Miracolo", alle 15 è in programma la visita artistica gratuita al complesso monumentale del Santuario. Sarà possibile ammirare in quell'occasione gli ultimi restauri alla volta della navata centrale e alla cupola maggiore, da poco terminati, che permettono ammirare così il Santuario nel suo splendore.

Gian Giacomo Dolcebuono (1493) pensò ad un impianto a croce latina con un'unica navata coperta a botte e una grande cupola. Subito sostituito dal Solari, Dolcebuono ricomparve poco dopo in collaborazione con Giovanni Antonio Amadeo nei lavori per la cupola, retta da un tamburo, nelle cui nicchie trovano ospitalità gli Apostoli in gesso di Agostino de' Fondulis (1503), e sormontato da lanterna. Nel 1506 la chiesa era sostanzialmente terminata, ma si rivelò subito insufficiente, tanto che si decise di ingrandirla portandola a tre navate e cingendo l'abside con un deambulatorio. Nel 1513 Cesare Cesariano elaborava disegni e modelli per la facciata e attendeva alla costruzione del quadriportico antistante alla chiesa. Nei lavori dell'interno è in seguito documentata la partecipazione di Bernardino Zenale, del figlio gerolamo e di Cristoforo Lombardi, poi, dal 1556, di Vincenzo Seregni, che attese principalmente alla costruzione dell'ordine inferiore della facciata. Galeazzo Alessi, nel 1565 e 68 venne pagato per altri disegni della facciata, ma questi furono rielaborati e realizzati più tardi da Martino Bassi, presente nei lavori dal 1572.


Santuario di Santa Maria presso San Celso
Corso Italia 37, Milano
Visita guidata: domenica 30 dicembre, ore 15.00