Milano, Palazzo Litta - sede direzione regionale b.c. e paesaggiMilano, Palazzo Litta – sede direzione
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Non chiamateli bamboccioni – Sono la crème de la crème, quella che già al Liceo sentivamo chiamare 'la futura classe dirigente'. Hanno fior fior di titoli di studio, corsi di aggiornamento, diplomi post lauream conseguiti con il massimo dei voti. Insomma la meglio gioventù del nostro povero, poverissimo Paese.

Sono la carica dei cinquecento (hanno pure la loro brava pagina su facebook) idonei vincitori di pubblici concorsi per altrettanti posti presso l'amministrazione centrale e periferica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, aree F1 ed F3, banditi lo scorso agosto 2008.

Già sono passati ben tre anni abbondanti e loro, regolarmente vincitori di concorsi, sono ancora a spasso. "Dopo la pubblicazione della graduatoria, avvenuta con molto ritardo, risulta improcastinabile una risposta ufficiale dell'Amministrazione che indichi date certe per l'immissione in ruolo dei vincitori, così da consentire loro di organizzare un progetto di vita che si concili con le esigenze lavorative e professionali", sottoscrivono i diretti interessati. E intanto l'organico risulta vecchio e ridotto allo stremo, dopo anni di blocco del turn over e di assenza di pubblici concorsi. Insomma, i giovani che, con tutte le carte in regola, l'esperienza e la qualifica giuste potrebbero risollevare le sorti del patrimonio culturale di questo benedetto Paese, sono totalmente inascoltati.

Mentre impera una globale ignoranza, un totale annullamento del merito a favore di una generale umiliazione della credibilità e di un impoverimento culturali. 

"Si fa presente che ai partecipanti alla difficile e dura

selezione F1 è stato richiesto per l'accesso un alto profilo formativo (laurea specialistica accompagnata da specializzazione o dottorato), e che la loro assunzione in molti casi si verificherebbe dopo anni di esperienza lavorativa nel settore a fianco delle Università e delle Soprintendenze, esperienza accumulata spesso in condizioni economiche e di tutela per nulla vantaggiose. Le medesime considerazioni si possono fare per coloro che hanno superato la non meno onerosa selezione F3, che in molti casi sono in possesso di titoli superiori al diploma richiesto per l'accesso e di un percorso professionale analogo a quello di molti F1", ribadisce il gruppo dei cinquecento (ma la categoria del "gruppo" non ci piace troppo. Così, per chi volesse conoscere nome e cognome, su facebook si trova la loro bacheca).

Peccato però che sulla home page del MiBAC campeggi solo la trionfalistica pubblicità del 'Caravaggio a Cuba' e delle Giornate Europee del Patrimonio che, va detto, in Italia si riducono spesso a mere aperture dei musei senza una reale aggiunta o surplus dell'offerta culturale. Tradotto in soldoni: ognuno apre quello che si trova disponibile o poco più. Tutto, chiaramente, nel giro di tre giorni. Perchè va detto, la cultura, spesso è solo affare per rapaci, ignoranti di professione, signorine smutandate, grifagni bramosi e avidi.