Luigi BrogginiLuigi Broggini

Riscoprire Luigi Broggini – Continuano i grandi nomi per il Premio Chiara. Continua la scoperta di aspetti meno noti degli artisti. E' la volta di Luigi Broggini, di scoprire i suoi amori, le sue ansie, le passioni artistiche, i suoi pensieri. Sarà anche con il contributo di Mario Chiodetti che si leggerà, a volte tra le righe, tutto questo.

Dopo importanti artisti quest'anno è stato scelto dal Direttivo del Premio Chiara Luigi Broggini, cosa ne pensi di questo nome?
"E' stata una scelta quasi obbligata se consideriamo che quest'anno cade il duplice anniversario della nascita e della morte. Inoltre è uno dei più grandi scultori del 1900, spesso dimenticato dopo la scomparsa a causa anche del suo carattere un pò schivo. La città di Varese non gli rendeva omaggio da quella mostra a Villa Mirabello nel lontano 1991".

Il testo che hai scritto per il Taccuino d'arte, cosa si vuole approfondire della figura di Luigi Broggini?
"Nel mio scritto viene privilegiata la poesia di Broggini. Quando era in vita, non dava molto peso a questo aspetto, erano per lo più gli amici a spronarlo in questa direzione. Primo fra tutti Alfonso Gatto che lo indirizzò nella pubblicazione del 1956 del volume di poesie 'Due cipolline verdi'; e poi Scheiwiller che raccolse la sua produzione poetica nel 1981 in 'In fondo al Corso'".

Scultura di BrogginiScultura di Broggini

Com'era la Milano tanto amata da Luigi Broggini?
"Corso Garibaldi era per l'artista una sorta di microcosmo, come un paese, dove tutti si conoscevano. Ho voluto dare risalto a questo, a quell'atmosfera che si respirava. E' una realtà questa che Broggini riusciva ad evocare molto bene nelle poesie, raccontare ogni dettaglio, dai vicini di casa, alle modelle. E in tutto questo il ruolo centrale del Caffè Craja, luogo prediletto da Edoardo Persico, dove si incontrava con i suoi molti 'adepti'".


In occasione del Festival del Racconto, ci sarà una serata teatrale che approfondirà ulteriormente questo aspetto della vita dell'artista.
"Si, una trasposizione 'musical poetica' di quel mondo. Ma non solo Milano, si racconterà anche Parigi, città che Broggini aveva visitato ma da cui non era stato particolarmente affascinato. Ci sarà una voce che reciterà non solo composizioni poetiche di Broggini, ma anche di alcuni suoi amici, da Dal Fabbro a Sergio Solmi, a Gatto. Verranno presentati anche alcuni scritti in prosa, vere e proprie rubriche dell'artista pubblicate sui giornali del tempo. Si rivivrà la città immaginaria di Broggini. Il tutto sarà accompagnato da musiche italiane e francesi, a partire dalla Milano d'inizio secolo fino agli anni '50/'60".