Un anno a più voci, visto con lo sguardo di critici, giornalisti, direttori di musei e teatri, galleristi ed artisti. Un focus che serve a mettere un po' d'ordine, a tracciare un bilancio sulle tante iniziative che si sono rincorse in questi mesi a Varese e provincia.

Standing ovation per Rauschenberg a Villa Panza, Modigliani al Maga di Gallarate e per l'apertura del nuovo museo dell'Arengario. Il contemporaneo stravince. Ma grossi dubbi sono rivolti ad una comunicazione superficiale e ad un pubblico sempre più disattento e meno coinvolto: a sollevare le incertezze maggiori sono i tagli alla cultura, i musei che hanno perso la bussola, la cattiva gestione e qualche sconcio urbanistico nella Città Giardino. Secondo i galleristi, il sud della provincia si conferma in gran fermento culturale con le grandi e "patinate" proposte di Gallarate e Legnano. Ma non mancano le "rivincite originali" di gallerie locali più piccole e fantasiose.

Secondo i direttori di musei, il 2010 è stato un anno tutto in salita: tra desideri e consuntivi di fine anno, spicca su tutti l'augurio rivolto a tutti i professionisti del campo culturale, spesso purtroppo relegati nel sottobosco, di poter continuare ad operare in un clima più sereno e costruttivo.

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