Caffè teatro.jpgRiflessioni teatrali – Prende forma nella capacità di improvvisazione, nel desiderio di assorbire energia dal pubblico, nel sapersi rinnovare. È la comicità vera, quella che nasce sul palcoscenico e che non segue un copione cartaceo, non si limita nei tempi stretti imposti da un palinsesto televisivo ma – anzi – supera il concetto di minuti e di ore per ascoltare solo il ritmo dell’empatia. Per lasciarsi trasportare dagli applausi e dagli sguardi di chi pensa di essere semplice spettatore ma che, in realtà, costituisce parte attiva dello spettacolo stesso. "Una comicità da rimpiangere", afferma Maurizio Castiglioni, Direttore Artistico del Caffè Teatro di Samarate che, ai microfoni de La6tv, riflette sull’anno ormai al termine e su quello che verrà.

 

"La preoccupazione più grande" spiega Castiglioni – "riguarda il futuro. La comicità di qualità, quella capace di seguire la società e il suo evolversi, nasce ancora dalla mente e dal genio creativo degli artisti di ieri. Grandi nomi affermati che costantemente detengono lo scettro del ‹‹saper divertire››. Persone che hanno fatto propria la mentalità del teatro e che sono in grado di intrattenere il pubblico per ore.

Accade, invece, che i giovani talenti (indubbiamente bravi) finiscano per concentrare la loro verve creativa in pochi minuti. Sono i minuti imposti dalla trasmissioni tv. Prodotti che offrono allo spettatore una carrellata irresistibile di sketch e di ironia ma che finiscono, d’altro canto, per abituare gli artisti stessi alla sintetiticità. Si perde, così, la possibilità di seguire solo a tratti un copione e di trovare, nel rapporto con la gente, lo stimolo per aggiunte e battute assolutamente inventate sul momento. Si perde – insomma – quella che è l’anima vera del cabaret: l’improvvisazione.

 

Serve un ritorno alle origini, una riflessione attenta che parta dalla sproporzionata politica dei prezzi. Se ai comici vengono promessi cachet esorbitanti per pochi minuti sul palco, è ovvio che nessuno si cimenterà più in spettacoli di maggiore corposità.

 

Per queste ragioni, la speranza per il nuovo anno è quella di assistere a un ridimensionamento della mentalità che sta alla base del cabaret. Perché gli artisti vengano valorizzati e spronati a mostrarsi in tutte le loro capacità, e non solo in pochi minuti ma lasciando loro tutto il tempo che meritano".

 

Appuntamenti teatrali – E parlando di fine dell’anno e di prospettive per il 2011, Castiglioni ci parla dell’appuntamento per la notte di Capodanno. Ovviamente al Caffè Teatro, con il simpatico Stefano Chiodaroli. E per gennaio? In programma vi sono già numerosi appuntamenti. Tra essi, sabato 8 Gianluca De Angelis e giovedì 13 il tradizionale laboratorio. Sul palco, per l’occasione, Henry Zaffa, Aco Bocina e Manuel, Carlo Giuffra, Barbara Facchetti, Samuel Brocherio e Valerio Marini.

"È necessario ridimensionare i cachet e valorizzare la comicità che esuli dagli schemi imposti dalla tv. Bisogna ritornare allo spettacolo d’improvvisazione, quello capace di valorizzare l’artista, in tutte le sue espressioni". Parola di Maurizio Castiglioni del Caffè Teatro di Samarate". Guarda il video