Flavio Arensi (Direttore Progetto SALe – Legnano)
Il meglio: il MAGa di Gallarate che riparte e dimostra come la Provincia sia più viva della città. Mi domando però se il territorio si meriti sforzi come quelli che negli ultimi anni si stanno promuovendo tra Varese, Gallarate e Legnano: la pigrizia mentale è notevole, la gente preferisce farsi 300 km per vedere la solita mostra del Lele Mora degli Impressionisti piuttosto che premiare le realtà davvero impegnate a costruire qualcosa, con la fatica che solo Emma Zanella, Anna Bernardini (ed io) – con le relative amministrazioni o staff – conosciamo bene.
Il peggio: la morte di Riccardo Prina, la lunga malattia disperante. La sua assenza alle inaugurazioni.
L'auspicio: che la cultura in Italia torni a essere centrale.

Federica Armiraglio (Conservatore della Collegiata Castiglione Olona)
Il meglio: l'apertura del MAGa di Gallarate.
Il peggio: l'incapacità di tante istituzioni, a cominciare dallo Stato, di percepire la cultura come un valore irrinunciabile.
L'auspicio: che, tanto più in un clima così difficile, si recepisca il principio de "l'unione fa la forza".

Daniele Astrologo (Direttore Museo Civico F. Bodini Gemonio)
Il meglio:
l'evento che l'Associazione Amici di Piero Chiara ha organizzato per Floriano Bodini, il coinvolgimento del Museo e di molte realtà territoriali nell'itinerario che è stato realizzato seguendo le opere dell'artista; la presenza di Enrico Crispolti.
L'auspicio: che le attività culturali trovino sostegno da parte della politica e delle aziende, pubbliche e private per poter andare avanti.

Alberto Bertoni (Co-direttore Museo Flaminio Bertoni)
Il meglio:
finalmente al Museo Bertoni stiamo portando a termine il nuovo allestimento. La mostra di Rodin a Legnano.
Il peggio: i tagli alla cultura e alla scuola.
L'auspicio: che tutti riflettano su questa situazione, la cultura ha un costo ma porta dei vantaggi per il bene comune.

Caterina Carletti (Direttore Artistico Chiostro di Voltorre)
Il meglio: il coraggio e la tenacia dimostrata da tutti gli operatori culturali che, nonostante le avverse condizioni contingenti, continuano ad investire e a credere in un progetto culturale concreto.
Il peggio: la decisione di tagliare i finanziamenti pubblici, mettendo in crisi l'attività di molte realtà culturali significative.
L'auspicio: che si possa finalmente comprendere quanto la Cultura, soprattutto nel nostro Paese, possa essere un motore economico e produttivo, capace di generare lavoro e non, come oggi spesso si pensa, un'ingombrante eredità.

Nino Cassani (Conservatore Musei civici Viggiù)
Il meglio: le mostre di scultura di Giò Pomodoro e Sangregorio a Villa Recalcati, un progetto interessante e prestigioso.
Il peggio: tutto ciò che si fa in buona fede non è mai negativo.
L'auspicio: che continuino le mostre di alto livello come quelle proposte quest'anno a Villa Recalcati.

Daniele Cassinelli (Conservatore Musei Civici Varese)
Il meglio:
il lavoro di alcuni insegnanti varesini di storia dell'arte e la rinnovata sezione locale di Italia Nostra.
Il peggio:
la riduzione delle ore di storia dell'arte nelle scuole superiori italiane.
L'auspicio:
ne ho moltissimi, ma per scaramanzia non li dico a nessuno.

Renata Castelli (Co-direttore Museo Flaminio Bertoni)
Il meglio: un centro per l'arte contemporanea di una certa rilevanza com'è il MAGa.
Il peggio:
le scelte di interesse per la cultura di Varese.
L'auspicio:
ripensare alla cultura non come ad uno spreco o un lusso, ma come qualcosa di necessario per la crescita di una città.

Mara De Fanti (Conservatore Museo Gianetti – Saronno)
Il meglio: gli allestimenti in Triennale, la mostra "Arte della Civiltà Islamica" di Curatola. Amo seguire le piccole realtà che portano avanti progetti anche fuori dai soliti giri istituzionali; ho trovato interessante Showreelproject.com di Milano, che presenta, in un luogo e con modalità espositive inconsuete, la ricerca di giovani artisti europei il cui lavoro è inedito in Italia.
Il peggio: i musei del Portogallo hanno subito tagli sulle nuove acquisizioni. Quì da noi, invece, con l'80% dei tagli alla cultura diventa impossibile anche per le grandi realtà portare avanti la quotidiana amministrazione, programmare ed investire in maniera concreta.
L'auspicio: "fare affezionare" i visitatori alle realtà esistenti, alle collezioni permanenti dei musei e ai monumenti, senza essere costretti a dover puntare a mostre commerciali o di pura facciata.

Laura Marazzi (Direttrice Museo Baroffio Sacro Monte)
Il meglio: le ricerche intorno al "Rinascimento nelle terre ticinesi" e in particolare il volume dedicato agli itinerari; la nascita del MAGa; le iniziative per ricordare Floriano Bodini e Angelo Frattini.
Il peggio: se penso al peggio del 2010 per il mondo dell'arte sovrasta tutto la morte di Riccardo Prina.
L'auspicio: mi auguro che, con il costante e trascinante sforzo "sul campo" di ogni museo e realtà culturale, si riesca a convincere tanti "tiepidi varesini e varesotti" che la cultura è essenziale. Per il Museo Baroffio vorrei che, nel decennale dalla riapertura, si arrivasse alla pubblicazione del catalogo. È un sogno sperare che il 2011 sia l'anno di svolta per il restauro della Casa-Museo Pogliaghi?

Nicola Paolantonio (Presidente Fondazione Bandera)
Il meglio:
l'avvento del MAGa, naturalmente, che può trasformarsi in un'occasione per tutto il nostro territorio, e in particolare l'ultima mostra, più raffinata, dedicata alla Collezione Consolandi.
Il peggio: la mostra fotografica sul lavoro degli italiani in Sud America, ospitata a Busto negli spazi di Palazzo Cicogna, troppo forzatamente legata alla figura di Enrico Dell'Acqua e inspiegabilmente scissa dal pressoché contemporaneo Festival Fotografico che occupava anche il piano inferiore delle stesso museo.
L'auspicio: la creazione di una vera rete di relazioni fruttuose tra istituzioni pubbliche e private dei singoli comuni e poi di tutto il nostro territorio, così da poter usufruire di una programmazione meglio articolata e di importanti economie di scala.

Matteo Tosi (Fondazione Bandera per l'Arte)
Il meglio:
Rodin a Legnano, punto di arrivo del bel lavoro fatto da Flavio Arensi e dal Comune con il progetto SaLe, senza eccessiva fretta ma con la consapevolezza che un passo dopo l'altro si arriva anche ai grandi eventi.
Il peggio: la scarsa attenzione dedicata ad arte e cultura dalla stampa locale. Fa particolare rumore il totale silenzio dedicato da "la Prealpina" alla prima edizione del Festival Fotografico Italiano che, nonostante abbia movimentato tutta Busto per tre settimane, ha racimolato poco più di un trafiletto scarso sulla "sua" storica testata.
L'auspicio: che Busto, anche senza i fondi e i finanziamenti a disposizione di Gallarate e Legnano, sappia risollevare le proprie stagioni espositive, tornando così a non sfigurare tra le "cugine".

Anna Visconti (Responsabile Museo Innocente Salvini)
Il meglio:
la mostra di Rodin a Legnano, molto belle le opere e l'allestimento. Si leggono molto bene gli inizi dell'artista: una mostra realizzata davvero con professionalità.
Il peggio: ognuno nel nostro ambiente cerca di fare del proprio meglio, possono capitare anche cose negative.
L'auspicio: che finiscano le crisi economiche così che anche per il settore della cultura ci siano più fondi disponibili, anche se purtroppo non è semplice essendo una situazione non solo del nostro Paese ma globale.

Emma Zanella
Il meglio: l'Hangar Bicocca di Milano, le proposte di Villa Panza (soprattutto Rauschenberg), di Legnano e le nostre. Il nuovo Museo del Novecento a Milano.
Il peggio: il museo midec di Laveno che quest'anno lascio; nonostante il museo abbia ottenuto il riconoscimento museale da parte di Regione Lombardia, mancano la volontà di investire e i finanziamenti da parte degli uffici competenti e delle istituzioni locali. Manca una reale rete tra chi si occupa di arte contemporanea in provincia di Varese. Il Castello di Masnago? Praticamente inesistente.
L'auspicio: una più decisa programmazione culturale ed una promozione condivisa a livello provinciale.

Andreina Zatta (Chiostro di Voltorre – Tradate Anno 2)
Il meglio:
quelle iniziative "inaspettate", organizzate senza clamore e protagonismi, spesso con budget ridotti, che si sono contraddistinte per qualità, professionalità e lungimiranza.
Il peggio: la distribuzione "disfunzionale" delle, purtroppo poche, risorse a disposizione del campo culturale. Le ridotte disponibilità economiche vengono paradossalmente spesso attratte da eventi culturali privi di effettiva sostanza progettuale che, almeno a parole, dovrebbero fare "un gran rumore" finendo però per rivelarsi un "tanto rumore per nulla". Questo influisce in modo negativo anche sugli sponsor privati portandoli verso un sempre minore investimento nella Cultura.
L'auspicio: per il 2011, auguro a tutti i seri e valenti professionisti del campo culturale, spesso purtroppo relegati nel sottobosco, di poter continuare ad operare in un clima più sereno e costruttivo, vedendo riconosciuti i propri meriti e, soprattutto, senza doversi scontrare con quotidiani piccoli ostacoli che si trasformano troppo facilmente in montagne.