Ghitta Carell (1899-1972), Fotografia e potereGhitta Carell (1899-1972),
Fotografia e potere

Umberto Armiraglio, Claudio Argentiero, Roberto Bosio, Cristian Castelnuovo, J&Peg sono solo alcuni dei protagonisti del 1° Festival Fotografico Italiano che catalizzerà l'attenzione e l'energia di Busto per circa un mese: dal 6 al 28 novembre. Una grande manifestazione che richiamerà nomi internazionali e di indiscusso calibro ma capace anche di coinvolgere le realtà locali. Previste nel ricchissimo programma dell'evento anche una Collettiva Fotografica degli studenti dell'Istituto Italiano di Fotografia dedicata al Paesaggio e una Collettiva dei partecipanti al 1° Toy Camera Day, che si sono ritrovati per fotografare la città di Busto, offrendo attraverso una spiccata inventiva e uno sguardo dinamico, nuove prospettive e vedute insolite del paesaggio urbano.

Per cominciare col botto – Solo per dare un'idea di questa manifestazione che richiede di essere seguita passo dopo passo, citiamo la mostra "Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I Maestri della Fotografia" grazie alla quale si avrà l'occasione di analizzare da vicino una sorta di sintetica storia della fotografia dagli anni

Il Diaframma di Lanfranco ColomboIl Diaframma di Lanfranco Colombo

Sessanta ad oggi che spazia dal reportage alla ricerca, dal ritratto alla fotografia naturalistica, dalla moda allo still life. Accanto agli autori italiani – e si può dire che dal Diaframma siano passati quasi tutti i più grandi fotografi nazionali – compaiono infatti molti esponenti di spicco della fotografia francese, americana, inglese, giapponese, spagnola, tedesca. E per ricordare l'attività di quella che nacque come prima galleria al mondo completamente ed esclusivamente dedicata alla fotografia, Fondazione 3M ha deciso di allestire una mostra che raccoglie le opere di alcuni dei più significativi fotografi che hanno esposto negli spazi de "Il Diaframma", noti a livello internazionale.

Ma una mostra ricorderà anche la nota figura di Enrico Dell'Acqua. Fortemente voluta dall'Amministrazione comunale, per ricordare la figura umana e imprenditoriale di Enrico Dell'Acqua, il "principe mercante", come lo definì Luigi Einaudi, la mostra racconta, attraverso immagini inedite selezionate nell'importante Archivio Alinari, l'emigrazione degli italiani in Sudamerica, tra fine ‘800 e la metà del ‘900, proponendo un percorso nella storia dell'industria e del lavoro. 

Largo spazio verrà riservato anche alla ricerca e alla

Lanfranco Colombo, Ex Oriente – Opere scelteLanfranco Colombo, Ex Oriente – Opere scelte

catalogazione storica. Da tempo, infatti, la fotografia si va imponendo all'attenzione degli studiosi, che ne riconoscono il valore estetico, storico e creativo, promovendone il collezionismo pubblico e privato. Si conferma così l'importanza che ricopre lo strumento fotografico, come utile ed imprescindibile mezzo di conoscenza, di testimonianza storica, di indagine sociale, di documentazione e di linguaggio espressivo. Un percorso espositivo fatto di volti privati, che il fotografo ha saputo cogliere e fissare per sempre, lasciando alla memoria collettiva un patrimonio straordinario di figure agghindate nelle loro immobili pose. Su ogni lastra è inciso il nome dei soggetti ritratti, consentendo così ai catalogatori di ricostruire una sorta di registro, favorendo la corretta schedatura, della quale l' A.F.I. si sta occupando. Un progetto che vede l'Archivio Fotografico Italiano impegnato nella riscoperta e rivalutazione di un patrimonio composto di circa 30.000 lastre, da trattare con riguardo e oculatezza. Si sta procedendo alla scansione in alta risoluzione degli originali, con l'intento di rendere fruibili i materiali, anche per motivi di studio, salvaguardando così gli originali da manipolazioni rovinose. Così le antiche tecniche si sposano con le nuove tecnologie, garantendo continuità e futuro all'archivio storico.

Ma è "Volti e luoghi della follia" la rassegna sulla quale vogliamo soffermarci in questo primo assaggio del

Giovanni Sesia – Giancarlo Pagliara, Volti e luoghi della follGiovanni Sesia – Giancarlo Pagliara,
Volti e luoghi della follia

grande Festival Fotografico. In questa mostra, attraverso le opere di Giovanni Sesia e di Giancarlo Pagliara, si vuole ricostruire e raccontare le angosce e le visioni dei manicomi, la realtà di quei mondi chiusi in se stessi, partendo dall'ex manicomio di Novara. Giovanni Sesia ha, infatti, ripreso le fotografie dei pazienti di quest'ospedale psichiatrico, conservate ancora nell'archivio e le ha inserite nelle sue opere. Attraverso questo ciclo di lavori possiamo ricostruire più di un secolo di storia del manicomio, osservando i volti dei malati, ai quali l'autore ha a volte sovrapposto la diagnosi clinica o il numero identificativo, quasi si trattasse di carcerati. In quei visi, segnati dal tempo e dalla malattia, ed in quegli occhi, spesso vuoti, rileggiamo tutta la sofferenza, che ha accompagnato la vita di queste persone. Giancarlo Pagliara ha ripercorso e fotografato, invece, i corridoi e le stanze del manicomio di Novara, ritraendone i dettagli e facendo rivivere l'atmosfera che vi regnava. Quei muri scrostati, quelle piccole "celle" sembrano avere imprigionato tutto il dolore delle persone che vi hanno vissuto, e che hanno lasciato una loro traccia nei piccoli oggetti che ancora sono rimasti: una valigia, un cappello, delle scarpe…, vale a dire le uniche cose possedute dai malati, che gli facessero ricordare la loro vita al di fuori di quelle mura.

Per avere un'idea della vastità e della ricchezza delle mostre e degli eventi culturali in programma, potete consultare il sito: http://www.festivalfotograficoitaliano.it