L'opera in mostra a LuganoL'opera in mostra a Lugano

In concomitanza con la mostra Tesori a Lugano – che raccoglie una selezione di opere provenienti dalle raccolte civiche e cantonali – Il LAC ha dato il via all'interessante rassegna Un Capolavoro per Lugano, un ciclo di esposizioni che offrirà al pubblico la possibilità di ammirare opere emblematiche della storia dell'arte. Per questo primo appuntamento è possibile contemplare, al piano terra del Museo Cantonale d'Arte, l'Angelo incarnato una delle opere più provocatorie di Leonardo da Vinci, ritrovata in Germania nel 1991 e in precedenza appartenuta alle raccolte reali del castello di Windsor. Sottratto con il tacito accordo della regina Vittoria, che voleva disfarsene per pudore, il disegno fu esposto prima a Stoccolma nel 1994, e successivamente a Malmö, Göteborg, Rotterdam, Berlino, Pretoria e Firenze.

L'Angelo incarnato, nel cui volto è stato riconosciuto l'allievo e probabile amante di Leonardo, Gian Giacomo Caprotti, fu eseguito magistralmente nei primi anni del 1500 su un foglio blu a carboncino (o a pastello) composto di materie organiche. Ciò che creò scalpore fu l'esplicita nudità dell'angelo rappresentato col membro virile visto di scorcio in turgida erezione. Il sorriso angelico, che caratterizza molti ritratti leonardeschi, si è trasformato qui in un ghigno beffardo e canzonatorio. La mano destra alzata, con l'indice verso il cielo, indicante la volontà divina, è appena abbozzata, mentre quella diretta al petto – in atto di trattenere un velo che scende sopra il membro – è ben rifinita "come a suggerire l'opera di un mancino che disegna procedendo da destra a sinistra per elaborare una figura dopo averla schizzata rapidamente con carboncino secco e appuntito". Il torso, dal seno pronunciato, mescola caratteri maschili e femminili, regalando al soggetto un aspetto piuttosto androgino o ermafrodita.

Secondo studi recenti Leonardo avrebbe tratto l'audace rappresentazione dall'Historia della bella reina d'Oriente di Antonio Pucci, poemetto trecentesco che l'artista già conosceva e di cui aveva trascritto l'ottava in cui si descrive la scena erotica che l'ha ispirato: un giovane monarca che per intervento divino è stato trasformato da leggiadra fanciulla in un aitante giovane dall'eccezionale attributo maschile. Un'altra sottile prova della sfaccettata cultura e del carattere caustico del celebre Maestro fiorentino.

Leonardo da Vinci – L'angelo incarnato
Lugano, Museo Cantonale d'Arte (via Canova, 10)
Fino al 29 gennaio 2012
Orari: da mercoledì a domenica, dalle 10.00 alle 17.00
martedì, dalle 14.00 alle 17.00
Ingressi: biglietto combinato con le mostre "Consonanze – Dialoghi nel tempo" e "Dal barocco alle soglie della modernità"
Adulti: fr. 12
65 anni, AVS, gruppi e studenti 17-25 anni: fr. 8
fino a 16 anni: gratuito