Una scuola di volti, una scuola di persone – Il fotografo Bruno Fasola ha voluto enfatizzare proprio questo aspetto del Liceo Artistico A. Frattini di Varese: una scuola che conosce molto bene, avendoci lavorato come docente per vent'anni, e a cui ha voluto rendere un omaggio con la sua mostra fotografica "Volti del Liceo".

Tante persone, tante personalità – Con l'occhio del fotografo, Fasola ha voluto cogliere ed immortalare i vari personaggi del liceo (alunni, docenti, personale, dirigenti) in modo da raccontarne la storia, catturarne i tratti distintivi, mostrarne la personalità.
Tante storie, accomunate dalla storia unitaria del liceo, di cui sono o sono stati parte, apportando ricchezza e dandogli vita.

Foto intense, che mirano all'essenziale di ciascun soggetto: in questo modo, le tante e poliedriche personalità dipinte nei suoi scatti concorrono a ricreare l'atmosfera del Liceo. D'altronde, cosa meglio delle immagini può raccontare il vissuto, la tradizione e la storia, del Liceo Artistico?
In effetti, il fascino delle immagini riesce a descrivere la vita del Liceo, passata e presente, con molta efficacia, riuscendo a renderla con particolare espressività.

Bruno Fasola, l'autore delle foto, spiega alcuni aspetti inerenti alla mostra, alle sue intenzioni e alle motivazioni che l'hanno animata:
"Come è nata l'idea per questa mostra? Quale è stata la scintilla da cui è scaturita e l'occasione che le ha dato l'avvio?"
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Mi hanno invitato per il mio sessantesimo compleanno, visto che, anche se non sono più insegnante in questa scuola da un po' di tempo, ho lavorato in questa scuola per vent'anni. Perciò mi hanno chiesto: "Perché non vieni a fare una mostra per i tuoi sessant'anni?", al che io ho risposto: "Certo, perché no!". Avevo tante possibilità, perché ho fatto foto di ogni genere, però mi sembrava adatto per questo Liceo fare una mostra di fotografie con i suoi protagonisti, quelli che per vent'anni avevo visto: alunni, personale Ata, docenti, e dirigenti. Per cui siamo rimasti subito d'accordo su questo tema. All'inizio pensavo di fare cinquanta fotografie, in bianco e nero, più vecchie: poi ho deciso che invece era meglio fare anche il "prima" e il "dopo", e allora abbiamo pensato di invitare tutti a venire e farsi fare una foto, quelli che erano raggiungibili, naturalmente, tra insegnanti e alunni. Ne sono venuti circa ottantacinque, e a questo punto la mostra si è dilatata, fino a come è adesso, arrivando a quota centotrentotto persone".

"Quanto tempo ci è voluto per organizzare tutto? Contattare le persone, trovare le location adatte, scattare le foto…"
"Ci sono voluti all'incirca tre mesi, per organizzare e fare tutto. In realtà, il momento esatto in cui abbiamo iniziato a pensare alla cosa, quello è avvenuto un po' di tempo prima:

l'idea di partenza, infatti, abbiamo cominciato ad elaborarla praticamente già all'inizio dell'anno. Invece, quando ho cominciato effettivamente a lavorarci sopra in maniera vera e propria, quello è stato dai primi di settembre fino ad oggi".

"A proposito dell'idea dei "volti", dei ritratti fotografici: come ha voluto cogliere le varie personalità dei soggetti fotografati?"
"Ho voluto farlo da due punti di vista. Il primo: ho cercato di permettere loro di essere quelli che sono, nel senso che gli ho proposto di mettersi in relazione con degli oggetti che in qualche modo li rappresentassero. Il secondo punto di vista, invece, è il mio modo di vedere loro: come io ho visto loro nel tempo, come li ho conosciuti, e per come loro mi sono sembrati. Per cui, due possibilità diverse. Infatti, ci sono foto di due tipi diversi: uno è "come io vedo gli altri", e l'altro è "come gli altri si auto-rappresentano".

"Ha qualche considerazione personale da aggiungere su questa mostra, nel suo complesso?"
"Sì, secondo me è stata una bella iniziativa della scuola, perché ha permesso a tanta gente di ritrovarsi, anche al di là di quello che è l'aspetto della fotografia in sé: ha fornito un'opportunità proprio per le persone, che così si sono riviste, che hanno avuto occasione di riparlarsi, di rincontrarsi dopo tanto tempo. E poi, d'altra parte, visto anche quello che hanno detto i due dirigenti, probabilmente il Liceo potrebbe anche avere una spinta in più da questa idea, e riconoscersi, attraverso le immagini, per una storia che è una storia unica, una storia che altre scuole non hanno e non potranno mai avere".

Volti del Liceo
Personale fotografica di Bruno Fasola
Dal 30 novembre al 21 dicembre 2013
Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore di II ^ Grado
Liceo Artistico "A. Frattini "
Varese, via Valverde, 2
Orari:
Spazio Rossi: da lunedì a venerdì: dalle 9.00 alle 17.00
sabato: dalle 9.00 alle 13.00 e su appuntamento
Museo Bertoni: giovedì, sabato e domenica: dalle 14.30 alle 18.30 e su appuntamento
Ingresso libero, visite guidate per gruppi o scuole su appuntamento
Info: Tel: 0332820670 – fax: 0332820470
vais028009@istruzione.it
vais028009@pec.istruzione.it
artisticova@tin.it