La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano ha scelto di aprire le porte in via straordinaria di uno dei monumenti più significativi della città, con l’intento di far scoprire piccoli e grandi gioielli del vasto patrimonio culturale di Milano: l’Arco della Pace, in piazzale Sempione.

Venerdì 3 e 10 novembre sono in programma aperture straordinarie e visite guidate gratuite all’Arco della Pace dal titolo I Venerdì dell’Arco.

Le visite includono l’accesso gratuito all’interno dell’Arco della Pace. Collocato in una straordinaria posizione a cavallo dell’asse che da Cordusio-Castello attraversa Milano in direzione del valico del Sempione e la Francia, l’Arco della Pace si offre alle spettacolari viste frontali e oblique dalla stella di strade intorno al piazzale. Oggi il monumento è ancor più valorizzato dall’illuminazione di recente realizzata dalla Società A2A che offre l’occasione per le visite guidate serali.Dedicato alla pace tra le nazioni europee, raggiunta al Congresso di Vienna, l’Arco della Pace rappresenta uno dei maggiori monumenti neoclassici di Milano, realizzato in pietra bianca striata di Candoglia e sculture in bronzo sulla sommità.
Per partecipare alle visite guidate gratuite a cura della Soprintendenza basta presentarsi sotto l’Arco della Pace, nei due venerdì sopra indicati, dalle 18.00 alle 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00). Non è necessaria la prenotazione. Cenni storici.. Opera eseguita su disegno di Luigi Cagnola nel 1807 come arco trionfale inneggiante alle vittorie napoleoniche. Questa finalità celebrativa venne capovolta con l’avvento della casa d’Austria e l’arco fu dedicato alla pace. L’inaugurazione avvenne il 10 settembre 1838 da Ferdinando I. L’Arco ispirato all’ordine corinzio ha proporzioni dettate dall’ architettura classica anche se il Cagnola introdusse alcune soluzioni tecniche “moderne” per conseguire la maggiore solidità della costruzione. Gli ornati e le figure che decorano l’arco sono opere dei maggiori scultori del tempo tra i quali sono da segnalare Pompeo Marchesi, Gaetano Monti, Giovanni Putti, Luigi Acquisti, Abbondio Sangiorgio. Fino alla trabeazione dell’ordine il monumento ha un rivestimento in marmo di Ornavasso; le trabeazioni, le colonne, l’attico, i bassorilievi sono di marmo della cava Silva sul Lago Maggiore, mentre i capitelli ed alcuni bassorilievi sono di marmo di Carrara. Le statue che ornano la sommità dell’Arco rappresentano la Pace ritta su una sestiga: con la destra porge l’olivo, mentre con la sinistra regge un’asta coronata da una statua di Minerva. La scultura é opera di Abbondio Sangiorgio. Ai quattro lati sono collocate statue equestri con figure di Vittorie, che porgono con la destra una corona e sostengono con la sinistra una palma: sono opera di Giovanni Putti. Le statue vennero collocate sulla sommità dell’Arco, sotto la direzione di Francesco Peverelli, un allievo del Cagnola, nel 1837 e la loro stessa collocazione fu un’impresa notevole, sia per la dimensione che per l’enorme peso delle sculture.
Redazione