Il volo, 2011Il volo, 2011

La pittura di Simonetta Martini (Sorengo, 1961), artista svizzera e assidua viaggiatrice, si inserisce fin dalla metà degli anni Ottanta in quel clima di riscoperta della figurazione che prende il via con il postmoderno. Per questa prima ed importante retrospettiva museale, accolta negli ariosi spazi del Museo d'arte di Mendrisio, la Martini presenta al pubblico una selezione di tempere su tela, disegni e ceramiche che sintetizzano efficacemente il suo excursus ventennale. Una poetica che spazia tra citazioni (Giotto, Beato Angelico, Michelangelo, Vermeer, Lega, Picasso, Campigli) e rivisitazioni dell'arte del passato, procedendo – senza stravolgimenti – su una strada tranquilla e piena di armonia.

Le sue opere sono narrazioni e allo stesso tempo

La barca, 1998La barca, 1998

apparizioni, fiabe congelate in atmosfere sospese, come ne La barca (1998), in cui due figure giunoniche fluttuano in un spazio celestiale, o ne Il Volo (2011), in cui una giovane donna abbandonata al sonno viene dolcemente cullata dai pendii infuocati di alcuni rilievi rocciosi.
Nonostante l'estrema sintesi della forma, il segno è molto preciso, mentre i colori (azzurri, gialli, verdi e ocra, sempre molto morbidi e soffusi) sono stesi su tutta la tela grezza, senza limiti o costrizioni. Questi contorni irregolari, che donano ai suoi lavori l'aspetto di veri e propri tappeti, amplificano la percezione di un microcosmo magico e infinito, sospendendo la narrazione e trasformando le tele in "sogni dipinti".

I frequenti viaggi in Madagascar, in Sudafrica, nell'America Latina e in India, nonché i soggiorni-studio a Roma e a Napoli, hanno trasmesso ai suoi personaggi solennità e monumentalità: l'uomo, perennemente a contatto con la natura, si staglia ieratico in scene archetipiche, ricche di quotidianità e rimandi, di rituali e spunti mitologici. Come sottolinea lo scrittore Erri De Luca – estimatore della sua opera – in questi dipinti «Simonetta Martini risale a un alfabeto scritto sopra ai corpi, che Adam sapeva leggere quando nominava il mondo, creature e cose, per la prima volta» (Erri De Luca in Simonetta Martini, Rosso, 2000).

Simonetta Martini. «dove mi porti mia arte?»
a cura di Simone Soldini e Simonetta Martini
Museo d'arte, Mendrisio (CH)
Tel. +41 (0)91 640 33 50 – museo@mendrisio.ch
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
sabato-domenica, dalle 10.00 alle 18.00
lunedì: chiuso (tranne i festivi)