Ripercorrere gli anni trascorsi in un intenso lavoro di ricerca formale e di pensiero è ritrovare l'iniziale dimensione lirica che hanno portato a Bolzoni riconoscimenti importanti dalla critica ufficiale degli anni Settanta/Ottanta. 

Con una pittura ad olio legata a una esistenzialità di marca onirica, un pensiero che balena, ma subito si smaglia in una complessità visivamente remota, vissuta tra sentimento e colore, si coglie la trasposizione emozionale di incontri, letture, musicalità, a cui fanno da contraltare nello stesso momento opere realizzate su cuoio, dal forte impatto visivo e dalla perizia realizzativa.

L'inquietudine che ha sempre segnato la sua strada d'artista negli anni Novanta, mobilita le sue energie creative verso timbri forti, esasperati dalle vibrazioni del segno, per una figurazione che rinuncia al colore descrittivo per affondare nella "carne viva" della contemporaneità. 

Tensione nella velocità di una moto in corsa come il tempo che si dilegua; la bimba, rassegnata vittima della Guerra, presenza/ossessione senza il riparo della retorica; corporeità e fisicità nell'atto bestiale dello Stupro, sono opere che ulteriormente comprovano gli esiti di una ricerca drammaticamente vissuta nell'interiorità espressa ora da contrastanti materiali acrilici sulla tela.

Alla fine degli Anni Novanta una folgorazione musicale induce l'artista a ispirarsi a brani classici, dai "Concerti branderburghesi" di Bach alle "Fontane di Roma" di Ottorino Respighi. Sono opere in cui prevale lo svelamento dell'ineffabile dentro a un colore-materia denso di trasalimenti ed emozioni che precorrono il periodo attuale innestato sull'evoluzione della materia.

In un testo dedicato all'attuale periodo della pittura di Enea Bolzoni, Fabrizia Buzio Negri, il critico d'arte che presenterà l'evento espositivo così scrive in un testo dal titolo "I silenzi pittorici di Bolzoni nell'evoluzione del mondo naturalistico": "Un grande sentimento naturalistico pervade le opere più recenti, dove prende vita una sorta di indicibile "evoluzione della materia": disintegrazione cosmica, trasalimenti acquorei, frammentazioni terrestri, sensorialità di energie… Bolzoni fa rinascere ogni soggetto in assemblaggi di natura vegetale e minerale, che si animano in un'atmosfera magica e inquietante, in un dialogo intimo con il colore che emerge tra screziature, accumuli, dissolvenze. La trama cromatica sostiene la percezione di un divenire lirico di Ere lontanissime o futuribili, dove tutto si modifica in evoluzioni di naturalità." 

E l'artista stesso chiarisce la sua idea sulla "…dottrina dell'evoluzione, per la quale si passa dal semplice al complesso, dall'indeterminato al determinato, secondo un incessante processo di differenziazione integrazione e correlazione ".

L'artista partendo dal 1964 ha esposto in numerose mostre "personali" (in particolare nel 1968 presso il Ministero Commercio, Industria e Artigianato a Roma, nel 1997 nella Sala del Broletto di Gallarate (Va), nel 1998 Galleria Cortina di Milano e nel 2003 Galleria Gnaccarini di Bologna) e ollettive" (si segnalano nel 1980 il Festival dei Due Mondi a Spoleto, nel 1981 Museo Arti Visive a Brescia, nel 1997 a Villa Pomini di Castellanza (Va), nel 2004 e 2005 al Chiostro di Voltorre (Va) ottenendo lusinghieri risultati. 

In particolare: 1978: Primo Premio Nazionale di Pittura al concorso "Giacomo Balla" al Centro d'Arte "Cultura e Costume" a Milano. In Giuria: Paolo Perrone, Roberto Sanesi, Marco Valsecchi e Maestri Attilio Alfieri, Salvatore Fiume, Galliano Mazzon, Attilio Rossi e l'assessore alla Cultura di Milano Prof. Francesco Ogliari.
dal 1982 al 1985 diversi primi e secondi premi presso l'Accademia Ambrosiana di Milano. 

Attualmente 18 sue opere stanno girando in varie CITTA' italiane, in mostre organizzate da Vittorio Sgarbi..
In concomitanza a questa mostra antologica è aperta un'altra esposizione di 50 opere dell'ultimo periodo artistico di Enea Bolzoni presso lo Spazio Arte I.F.C. Assicurazioni – Piazza Monte Grappa 12 – Varese.

ENEA BOLZONI – antologica
Dalla dimensione lirica all'evoluzione della materia

Chiostro di Voltorre – Gavirate (Va)
dal 22 maggio al 19 giugno 2014

presentazione critica: FABRIZIA BUZIO NEGRIorganizzazione: DANILA BIANCHINI

con il Patrocinio della Provincia di Varese e del Chiostro di Voltorre

Vernissage: giovedì 22 maggio alle ore 18 – cocktail
Orari: da martedì a domenica 10.00 – 12.30 e 14.00 – 18.00. Ingresso libero
info: 0332 731402 (Chiostro); 347 6513845 – email: bianchini.danila@teletu.it – www.eneabolzoni.it