“Piero Chiara, La provincia specchio del mondo” è la traccia per il 2018 del Premio Riccardo Prina, il Concorso Fotografico Internazionale che vuole ricordare il lavoro del critico d’arte e fotografo è giunto all’ottava edizione .

«E’ sempre un premio molto apprezzato dai giovani! – racconta il direttore del Premio Chiara Bambi Lazzati – Va dai 18 ai 40 anni. Dev’essere realizzato un racconto fotografico composto da tre a sei scatti con un’idea di narrazione, che viene poi montato al meglio dall’autore. Il tutto viene poi valutato dalla giuria, di cui fanno parte  professionisti vicini alla fotografia».

La commissione è presieduta da Mauro Gervasini critico cinematografico, e composta da Marina Ballo Charmet fotografa e video artista, Edoardo Bonaspetti curatore e direttore Mousse, Rudi Bianchi collezionista fotografico e fotografo, Riccardo Blumer architetto e designer, Francesca Damiani Prina, Carla De Albertis imprenditrice e socia Amici della Triennale, Marco Introini architetto e fotografo, Bambi Lazzati, Denise Sardo curatrice, Elisabetta Sgarbi regista, fondatrice de La Nave di Teseo e direttrice de La Milanesiana ed Emma Zanella direttrice Museo MAGA Gallarate.

La votazione avviene secondo modalità al passo coi tempi: «Quest’anno sono arrivati 73 racconti fotografici. – spiega Lazzati – Sono lavori belli e interessanti, fatti bene, con amore e passione, sia da giovani fotografi che viaggiano e scoprono cose nuove e diverse, sia da autori che lavorano con la fantasia. Tutti i giurati vedono via mail le composizioni e una biografia dell’autore. Poi, sempre via mail, votano. In questo modo vengono scelti 15 lavori. E’ un numero legato agli spazi della Triennale di Milano, dove i racconti fotografici vengono esposti. Il massimo formato dell’opera è un metro e noi abbiamo un primo muro di 15 metri e un secondo di 5 metri!».

«All’inaugurazione di mercoledì scorso hanno preso parte moltissimi ragazzi! La giuria tecnica si è trovata di fronte alle opere vere ed è lì che sta votando. L’esposizione in Triennale è aperta fino a domenica 16 settembre. Poi ci sarà la premiazione in Galleria Ghiggini, a Varese, il 14 ottobre  dove le opere finaliste saranno esposte sino al 28 ottobre 2018».

«Essere in Triennale è importante per i giovani, perché poi appare sul loro curriculum. – continua Lazzati – Questo spazio milanese è veramente all’avanguardia, soprattutto per la fotografia, esservi esposti è una possibilità che offre un respiro particolare. I tanti ragazzi che abbiamo visto nella Quadreria mercoledì scorso erano veramente felici e abbiamo ricevuto tanti complimenti. Abbiamo anche voluto proporre un excursus sul lavoro fotografico della giurata Elisabetta Sgarbi, che è piaciuto molto».

«Il tempo da ora alla premiazione  serve soprattutto per realizzare il catalogo, dove verranno inseriti il vincitore e la menzione degli Amici di Riccardo Prina. – aggiunge – Il premio è di 800 euro: 400 per la menzione della giuria tecnica e 400 per la menzione degli Aamici. Il vincitore farà poi una mostra al MAGA di Gallarate in primavera. Una sua personale. E’ un circolo che si chiude: partiamo dalla Triennale andiamo a Varese in Galleria  e poi arriviamo in un altro museo: il MAGA».

«Questo per dimostrare che l’autore non ha vinto per caso, ma grazie alla sua storia professionale e alle sue capacità. La mostra personale, anche se piccola, con almeno 15 fotografie,  verrà presentata da un membro della giuria. E’ quello che abbiamo sempre fatto negli ultimi anni ed è un appuntamento veramente  interessante».

«Io sono una “pasionaria” della fotografia. – conclude Bambi Lazzati – Mi piace molto l’idea che i ragazzi abbiano la possibilità di acquistare delle fotografie di giovani fotografi che, magari, un domani diventeranno qualcuno. Così possono cominciare a farsi una piccola galleria personale, senza spendere troppo! E’ bello poter avere i casa qualcosa che ti piace!».

Chiara Ambrosioni