Vincent BergVincent Berg

Stravolgimenti – Una mostra di quattro ore o poco più. Una tempistica non facile con chi è abituato ad allestire una nuova esposizione. Difficile, in primis, il dato fisico e materiale delle opere stesse; difficile la gestione dei tempi, ma non impossibile, anzi testabile. Da questi presupposti non può prescindere il progetto di Roaming che si 'scontrerà' col pubblico  sabato 10 a Barasso, dalle 18. Uno scontro, o incontro, con la realtà degli estimatori ed appassionati d'arte, con i più o meno interessati alle opere o con chi sceglierà solo di passare una serata diversa dal solito, perchè la logica dell'evento è anche questa. Invadere uno spazio già artistico in sè. Entrare in altri atelier e nascondere i propri lavori tra tele altrui. Appendere oggetti nei corridoi e cercare quello scorcio, un pò retrò, che affascina nelle vecchie fabbriche dimesse. Le Officine Creative per molti motivi sembrano un buon palco da prima, un buon sipario dietro al quale già si muovono degli attori che attendono di scoprire se l'opera meriterà il plauso o il biasimo del pubblico.

Primattori varesini –
Dopo aver sentito, Ermanno Cristini, una delle anime dell'evento, abbiamo chiesto agli altri partecipanti varesini di dare la loro opinione sull'idea. I due artisti, Luca Scarabelli e Vito Scamarcia verranno coinvolti anche nelle altre tappe già stabilite di Roaming, mentre e il fotografo varesino Vincent Berg interverrà solo alla prima di Barasso. Sabato, macchina fotografica alla mano, deciderà cosa immortalare, a cosa dare la già citata second life di cui vivranno le opere una volta disallestite: "ho accolto con piacere l'idea di Cristini, ha scelto di coinvolgere innanzitutto collaboratori ed amici, non ho ancora deciso come fotografare e cosa ritrarre, andrò venerdì a vedere in anteprima le opere e prenderò spunto da lì" spiega Berg "non ho nessun preconcetto, proverò a puntualizzare e far vedere nel modo migliore quello che loro fanno creando così attraverso l'obbiettivo delle opere nuove. Improvviserò al momento, Roaming ha già in sè quest'estemporaneità e io la sfrutterò in questi termini".

Vito ScamarciaVito Scamarcia

In volo – A differenza del fotografo, che sceglierà in diretta, gli artisti hanno già deciso cosa portare e come intervenire all'interno dell'ambiente delle Officine. "L'idea di Roaming è molto buona – conferma Vito Samarcia –  l'abbiamo elaborata insieme, è un progetto comune, anche perchè io, Cristini e Scarabelli, saremo un pò i cardini delle varie tappe mentre gli altri artisti sono ancora da definire e di volta in volta se ne aggiungeranno di nuovi. Questa è una delle cose più interessanti di Roaming, questo scambio ed aggregazione, il fatto stesso che ci si sposta in nuove città e si incontrano nuovi artisti". A Barasso Scamarcia porta delle mongolfiere, oggetti costruiti in legno e tela, che scendono dal cielo o trovano posto a terra; più una scultura ottagonale e uno dei suoi  covoni. Opere nuove, l'inizio di un lavoro a metà tra scultura e architettura. Poi c'è l'elemento del volo. "Oggetti volanti che possono stare intorno a noi e non si riescono ad afferrare".

Scarabelli, esercizio di conversazione, 2006Scarabelli, esercizio di conversazione, 2006

Complicità- Luca Scarabelli farà invece un altro tipo di intervento, anzi più interventi un pò nascosti, che puntano a solleticare la curiosità ed invogliare il pubblico a cercare, invadendo in maniera attiva lo spazio espositivo. "E' un progetto piacevole, molto leggero per la durata dell'esperimento. Si vuole ribaltare il concetto dell'inaugurazione che si trasforma in una mostra che in quel tempo si esaurisce per poi trovare altra vita in forme diverse, nella fotografia, in internet, su un catalogo" dice Scarabelli "è un progetto che può funzionare al di là di Barasso e che porterà sempre aggiunte nuove. Tradurrei Roaming in Sorpresa, anche se non è il suo reale significato, si presta molto bene. Io ho deciso di sottolineare l'aspetto dell'interstizio tra le mostre, dell'invadere spazi già 'occupati' da altri. A Barasso porto un paio di lavori: uno lo infilerò in un posto curioso, bisognerà quasi andarlo a cercare; l'altro sarà nello studio di Anna Clara Beltrami, in mezzo ai suoi lavori" conclude Luca.
Ogni artista ha così scelto di sottolineare uno dei tanti aspetti che Roaming coinvolge. Spazio e tempo rimangono i cardini entro i quali muoversi, ma attorno a questo binomio si moltiplicano le possibilità. Un progetto che ha comunque soddisfatto i partecipanti e che proverà a convincere anche i più scettici.