L'Annunciazione è confidenza e rivelazione di un segreto tra un essere celeste e una donna nel cui ventre germoglierà la vita.

E' il momento dove il divino si fonde con la carne,dando inizio a un percorso che dalla carne proterà alla spiritualità.
Sul tema "E l'Angelo partì da Lei. L'Annunciazione", Lino Mannocci, nato a Viareggio nel 1945, ma londinese d'adozione, dialoga attraverso la sua pittura, nella mostra a cura di Andrea Dall'Asta S.J. e Chiara Gatti, in corso presso la Galleria San Fedele con opere di Dùrer, Barocci, Figino e Sironi.

Della sacralità e dell'intimità di quell'evento, ci parlano le opere di Mannocci.
L'estetica dei gesti è resa con estrema sintesi conferendo alla vaporosa lievità delle nubi il compito di raffigurare la presenza angelica.

Mannocci chiude tale accadimento in scatole prospettiche in modo da creare scenari dove l'essenzialità dello spazio rende a pieno la famigliarità della rivelazione, ammantando la figura della madre per eccellenza di silente stupore.

Si creano in tal modo sintonie con l'olio su tela di Giovanni Ambrogio Figino, "La Madonna e la Trinità: l'incoronazione" (1585-‘86), con le Annunciazioni di Federico Barrocci (acquaforte 1582-'84) e di Albrech Dùrer (xilografia 1503), sino alla tempera su tela di Mario Sironi (1950) alla quale Mannocci ha dedicato un rigoroso omaggio.


Lino Mannocci – "E l'Angelo partì da Lei. Annunciazione"
Milano – Galleria San Fedele, via Hoepli 3-a
Fino al 22 novembre
Orari martedì-sabato 16-19