'Bozzetto
per il monumento
funebre a Pio XII'
Il pontificato controverso – Gli spazi suggestivi di Villa Clerici a Milano ospitano, fino al 18 luglio, un'interessante iniziativa d'arte, intitolata "L'immagine di Pio XII nell'arte contemporanea". Curata da Arturo Bodini, l'esposizione presenta le opere di 8 autori – Floriano Bodini, Egidio Boninsegna, Ettore Calvelli, Narciso Cassino, Enrico Manfrini, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Aurelio Mistruzzi – che hanno interpretato la figura di Eugenio Pacelli, il 260° papa della Chiesa cattolica. Era il 3 marzo 1939 quando Pacelli venne eletto col nome di Pio XII, in uno dei momenti più drammatici della storia del Novecento, tra la Seconda Guerra Mondiale e l'inizio della guerra fredda. Artefice del concordato stipulato tra il Regno di Serbia e la Santa Sede nel 1914, pochissimi giorni prima dell'inizio della Grande Guerra, Eugenio Pacelli fu nominato cardinale da Pio XI nel 1929 e l'anno dopo divenne segretario di Stato. La controversia sul ruolo di Pio XII durante le persecuzioni naziste nei confronti degli ebrei è tuttora lungi dall'essere chiusa se è vero che nello lo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di Gerusalemme, espone una fotografia di Pio XII, la cui didascalia in calce ne definisce 'ambiguo' il comportamento di fronte allo sterminio degli ebrei.
In successione temporale – Il suo travagliato carisma viene riportato alla luce da una serie di opere d'arte, allestite in un percorso cronologico che parte dai lavori realizzati mentre Pio XII era ancora in vita, passando per quelli che hanno portato alla creazione del suo monumento funebre in San Pietro, inaugurato da Paolo VI, quindi quelli creati successivamente agli eventi celebrativi, in cui gli artisti interpretarono liberamente, e in tutta la sua complessità, la figura di questo sommo Pontefice.
La medaglistica – Ad aprire l'itinerario si trovano esposte al pubblico le medaglie di Aurelio Mistruzzi ed Egidio Boninsegna. Il primo, medaglista ufficiale, incisore ad perpetuum della Sede Apostolica, raffigurò gli eventi che hanno segnato le tappe più significative del cammino pontificale di Pio XII, come quella commemorativa dell'Anno Santo del 1950, soggetto su cui lavorò con impegno anche Boninsegna. Tra i primi artisti che celebrarono autonomamente la figura del Papa c'è Luciano Minguzzi, con una grande statua in bronzo che ci restituisce la rappresentazione di un personaggio vissuto entro un nodo cruciale di anni. Più raccolta e più spirituale, è l'immagine creata da Narciso Cassino che, nella sua interpretazione, coglie l'aspetto più intimo della sacralità di Pio XII.
Materia tormentata – Giovanni XXIII, successore di Pio XII, espresse la volontà di celebrare adeguatamente la figura del predecessore. Per raggiungere gli esiti estetici più consoni alla figura di Papa Pacelli, designò una commissione per invitare artisti di chiara fama a formulare delle proposte. Tra questi bozzetti preparatori, in mostra, s'incontra quello di Enrico Manfrini. La scelta poi si indirizzò su Francesco Messina, ritenuto il più idoneo a soddisfare le esigenze celebrative ed estetiche che l'autorevolezza del Pontefice imponeva. Solo Floriano Bodini, tra gli artisti di spicco operanti nella seconda metà del XX secolo, si cimentò nell'iconografia Pacelliana. In realtà, l'artista di Gemonio si era già prodotto in una piccola scultura nel 1961 dall'anonimo titolo "Pontefice". Nel 1974 Bodini ritornò sul medesimo soggetto con un triplice ritratto (uno in marmo bianco, uno in marmo nero, uno in bronzo), ripreso poi, l'anno successivo, in alcune piccole sculture in bronzo, "Idea per un monumento a Pio XII".
L'IMMAGINE DI PIO XII NELL'ARTE CONTEMPORANEA
16 giugno – 18 luglio 2009
Milano, Villa Clerici – Galleria d'arte sacra dei contemporanei
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30
sabato e domenica, solo su appuntamento per gruppi e associazioni
Informazioni e prenotazioni: tel. 02.6470066; info@villaclerici.it