Giugi Bassani e una sua operaGiugi Bassani e una sua opera

Una nuova mostra per l'artista ed insegnante novarese Giugi Bassani. Dal 4 aprile sarà ospitata a Luino, a Palazzo Verbania, l'esposizione 'Reliquie' che racchiude un lungo percorso tra ricordi personali e linguaggi artistici che si alternano da tempo nella cospicua produzione della Bassani, artista difficile da etichettare: scultrice che realizza singole opere ed installazioni o performance dove lo spazio ha un valore fondamentale.
Impegnata oggi in una nuova sfida: per lei l'espressione artistica va oltre all'oggetto prodotto, viene dal profondo e parte sempre dal cuore, è frutto di una indagine introspettiva e da una trasformazione materica. Abile artigiana, con una manualità affinata sia che si tratti di polastica, di vetro, di cemento o di tessuti. Una abilità che è carica di ulteriore energia quando l'artista si trova fra le mani il metallo – come nel caso delle opere esposte a Luino – dove il freddo del materiale richiede ancora più calore. In occasione della mostra abbiamo intervistato l'artista che ci ha raccontato questo nuovo progetto.

Giugi Bassani ritorna a Luino con una personale che segna una tappa e fa il punto della situazione. Come è nata l'idea di questa mostra?
"L'idea è nata da Piera Corsini, gallerista per moltissimi anni – e memoria storica di Luino – che ha avuto occasione di vedere le mie rose e ne è rimasta affascinata al punto di volermi organizzare questa mostra qui al Comune di Luino. Un vero piacere per me che ho accetto non sapendo ancora bene cosa esporre. La decisione è avvenuta dopo aver visto l'ambiente".

Un'opera espostaUn'opera esposta

Cosa hai deciso di esporre e come?
"Ho pensato a cosa esporre dopo aver visto lo spazio, primo e fondamentale passo per ogni mio progetto espositivo, che interagisce con le opere esposte e crea un'unica installazione. Mi sono concentrata su lavori realizzati in metallo in diversi momenti della mia carriera artistica. Sono tutti pezzi fatti in vari metalli cuciti inseme con un filo di ferro che creano forme riconoscibili, come la luna o, ad esempio, il cuore che è quello che abbiamo scelto poi da mettere sull'invito. Oltre alle sculture – un totale di 19 pezzi realizzati tra 1995 e oggi – che sono tutte esposte a parete ho creato un filo d'acciaio armonico che passa da una scultura all'altra legandole tra loro. Ho movimentato anche il pavimento giocando sempre con la cromia, ma in questo caso si tratta di foglie raccolte oggi, sopravvisute all'autunno. Poi c'è anche un video realizzato da Mario Ferdeghini che ripropone alcune immagini del ciclo dei 'roseti' realizzato in diversi luoghi dal 2007, giusto per dare un'idea di quello che realizzo a livello ambientale".

Tutti i tuoi lavori si traducono in forme semplici, che sono solo la sintesi di un discorso profondo ed articolato.
"La motivazione, ormai una costante del mio lavoro, è sempre legata ad una riflessione sulla vita. Questi pezzi di metallo legati tra loro, che creano anche un piacevole contrasto e un armonia cromatica, formano un intero. Così come accade nella vita: tanti frammenti, ricordi, sofferenze con le quali confrontarsi e da ricucire per trovare una nuova forza con la quale volgere lo sguardo al futuro".

Un particolareUn particolare

Come mai non singoli titoli ma uno unico in cui radunare tutte le opere?
"Reliquie non ha un valore solo religioso include molte cose. Ho scelto di non dare singoli nomi perchè voglio che ognuno dei visitatori a contatto con l'opera possano identificarsi e trovare la loro forza. Ho scritto un testo in cui spiego bene di cosa si tratta, era una confidenza e alla fine è stata pubblicata, ma ne sono felice lì c'è il senso di questi lavori. Il testo recita così: ho imparato a cucire da mia Madre…lei faceva tutto con amore. Il filo, un simbolo, qualcosa che tiene unite altre "cose", la cucitura in filo di ferro, duro, forte, aggressivo con la capacità di unire elementi, forme, situazioni di vita. Queste Reliquie sono come ricordi tangibili di un vissuto profondo, tanti pezzi legati faticosamente tra loro, momenti di vita, sofferenza, gioia, emozioni.Pezzi di noi indimenticabili. Testimonianze che vogliono guardare sempre ad un futuro da scartare come un dono inaspettato".

Una mostra coinvolgente che muove dal desiderio di esprimere e coinvolgere tutti diffondendo, non solo artisticamente, la propria forza. Un progetto sentito profondamente dall'artista e dalla curatrice che aggiunge: "Giugi Bassani conosce la grazia delle favole e il dono di trasformarle in realtà".

"RELIQUIE"
di GIUGIBASSANI

a cura di Piera Corsini
dal 4 al 26 aprile
Città di Luino
Assessorato alla Cultura
Pierfrancesco Buchi
Assessore alla Cultura
Palazzo Verbania – Luino –
inaugurazione 4 aprile ore 17
Orari: dal mercoledì alla domenica 10 – 12, 15 – 18.30