CrocifissioneCrocifissione

L'arte nella settimana santa – Nei giorni di preparazione alla Pasqua l'arte sacra dedicata ai temi della Passione di Cristo si presta particolarmente nell'offrire un suggestivo supporto visivo ai fedeli. Per l'occasione la Parrocchia di S.Edoardo a Busto Arsizio ha scelto di esporre all'interno della propria chiesa due opere inedite del grande maestro bustese 96enne Aldo Alberti. Non solo dunque antichi arredi liturgici decoreranno le chiese della città durante la settimana santa, ma anche l'arte sacra contemporanea sembra trovare spazio ed essere in grado di esprimere parimente intense vibrazioni spirituali.

Nuova donazione – Le opere esposte sono in realtà due cartoni preparatori che raffigurano Cristo Crocifisso e la Deposizione donate alla Parrocchia di S.Edoardo da Franco Stampacchia, uno dei collezionisti più vicini ad Alberti. I cartoni erano stati eseguiti per una vetrata realizzata nel 1978 dalla Fontana Arte di Milano per un monumento funebre. Le opere, di notevoli dimensioni (400×100), nonostante il carattere preparatorio con cui sono concepite, appaiono formalmente concluse e significanti, grazie all'alto livello di rifinitura.

DeposizioneDeposizione

L'arte sacra del maestro – Per Alberti questa non è certo la prima volta nella chiesa di S.Edoardo e tanto meno egli è nuovo all'arte sacra, che da decenni ormai costituisce un filo conduttore importante della sua pittura. I primi soggetti sacri più noti risalgono agli anni Cinquanta – Settanta, quando Alberti realizzava opere come L'adultera e la Deposizione, oltre alle sue Crocefissioni così espressive. Queste stesse opere nel 2007, infatti, erano tornate in mostra presso il battistero della parrocchia. Sempre quell'anno, in occasione della Pasqua, l'artista aveva donato alla chiesa una sua opera: un Cristo maestoso del 1993.


Imponenza e sofferenza – Anche in questi cartoni è leggibile il senso monumentale che attraversa tutta la produzione dell'Alberti e che egli è solito infondere soprattutto nei suoi grandi nudi. Il corpo del Cristo, così come quello di chi lo circonda, è definito da volumi nitidi e imponenti, ma al contempo sembra aver perso quella carica di vigore ed espressività presente in altre opere di soggetto affine. Prevalgono forme nette, scultoree, ma mollemente atteggiate attraverso lineamenti delicati, che esprimono tutta la pietà e la commozione di fronte alla Passione di Gesù. Le opere di Alberti si inseriscono perfettamente all'interno della chiesa e partecipano, amplificandola, a quell'atmosfera di greve sospensione che la morte di Cristo inevitabilmente suscita.