Milano – Quale ideale seguito alla mostra “Ugo Bernasconi homo faber” del dicembre 2021, concorre ora “Homo Sapiens” a cura di Daniele Astrologo Abadal, promossa dalla Pro Cantù con allestimento curato dall’architetto Carlo Marelli.
Bene, fatte le presentazioni di famiglia passiamo al nocciolo della questione.

Concepita con cadenza cronologico-tematica la mostra si snoda attraverso sette sezioni quali: Homo Sapiens, Lungo la Senna: stagione di transito e di affermazione, Paesaggi di appartenenza, Nature vive sino ai Ritratti spirituali.

Di pregio la sezione dedicata ai disegni, tra i quali spicca “Vera” eseguito nel 1921, ben analizzati nel testo in catalogo della storica e critica d’arte contemporanea Maria Chiara Cardini.

Ugo Bernasconi nasce a Buenos Aires nel 1874, da qui, in giovane età si trasferisce a Parigi dove frequenta lo studio del pittore Eugène Carrière, esponente di spicco del movimento simbolista.

Al termine della prima guerra mondiale si trasferisce a Cantù, con la moglie Rasa Valentini e i loro sei figli, dove rimarrà sino alla morte avvenuta il 12 gennaio del 1960.

La delicatezza delle figure ritratte ne “L’uva recto” tende a definire una silente intimità dei personaggi con la natura circostante, altresì riscontrabile nella delicata veduta de “Il campanile”.

A compimento della personalità di Bernasconi concorrono un insieme di volumi dove emerge la figura dello scrittore unita a quella di critico d’arte.

Ugo Bernasconi – “Homo Sapiens” – Milano – Palazzo Pirelli. Fino al 29 marzo 2023. Orari: lunedì-giovedì 9.30-13.30/14.30-17.15. Venerdì 9.30-13.30.

Mauro Bianchini