Dal Gott mitt unsDal Gott mitt uns

L'officina di Guttuso – "Risme di fogli, cartelle, tavoli con guazzi, inchiostri, e aniline, tutto l'occorrente in pennelli, piattini per lavorare intorno all'Inferno, al Purgatorio, al Paradiso di Dante. Un lavoro enorme. Arnoldo Mondadori gli ha commissionato duecento tavole a colori per una grande edizione della Divina Commedia. Guttuso ne ha dipinte fino ad oggi più di mille". E' Raffaele Carrieri, nel 1960, sul settimanale Epoca, a descrivere l''officina' di Renato Guttuso alle prese con l'impresa monumentale di far rivivere il poema medioevale. Un impegno che l'artista prende di petto, con il consueto impeto, la solita concentrata ansia di attualizzare i propri temi: "Cerco di vedere con la passione mia di oggi – racconterà Guttuso in un'intervista rilasciata a Paese Sera – i fatti e i personaggi, così come la passione del suo 'oggi' Dante li ha visti. Il cuore umano non è cambiato molto, e Dante lo conosceva a fondo".

L'aspetto meno noto – Renato Guttuso è stato spesso  protagonista della storia dell'arte del nostro territorio. Un'aspetto di questo artista, come capita spesso per i grandi dell'arte, è rimasto fino ad oggi poco studiato; si tratta della produzione grafica, o meglio ancora dell'arte illustrativa. "Per ricordare il ventennale della morte dell'artista, e a seguito della mostra dedicata a Renato Guttuso svoltasi alla Fondazione Mazzotta" -spiega Serena Contini– "abbiamo voluto dedicare una mostra particolare al pittore." Serena Contini è la curatrice della mostra accanto ad un importante nome della storia della critica contemporanea, qual è Enrico Crispolti, autore di moltre pubblicazioni sull'artista, tra cui il Catalogo Ragionato in tre volumi e il monografico Spes contra Spem.

Da NerudaDa Neruda

Gli orizzonti letterari – Eppure non solo a Dante, il siciliano amante delle contaminazioni letterarie ha guardato. Già all'indomani delle guerra, aveva illustrato Addio alle armi e nel 1950 Santuario, entrambi dell'amato William Faulkner. Successivamente le liriche di Pablo Neruda e un'edizione di Carlo Porta. Poi i grandi romanzi: I miserabili di Victor Hugo, I promessi sposi, I Malavoglia, Conversazione in Sicilia di Vittorini. Molti su commissioni, tanti altri lavori per pura consonanza interiore con gli scrittori.

Ricerca – Saranno esposti in mostra presso la Sala Veratti, numerosi testi di primo livello che ripercorrono la produzione meno conosciuta del grande maestro siciliano. "L'idea mi è venuta mesi fa – specifica la curatrice – il lavoro di ricerca dei testi mi ha impegnata molto. I pezzi in mostra arrivano da tutta Italia. Alcuni fanno parte di collezioni private, dalla Fondazione Pellin di Varese, altre da varie realtà come la Biblioteca Comunale Panizzi di Reggio Emilia o quella Ferruccio Parri di Milano.

Uno 'staff' di tutto rispetto – Risalto all'evento è dato  dalla collaborazione di Enrico Crispolti; "Ho contattato il professore a Roma e dopo avergli descritto l'idea ne è rimasto entusiasta" – racconta ancora Serena Contini– la sua preziosa collaborazione si è espressa attraverso la stesura di un testo critico per il catalogo". La mostra inaugurerà sabato 13 ottobre alle ore 18.00 e rimarrà aperta al pubblico fino al 18 novembre. L'esposizione è realizzata dai Musei Civici di Varese, con il patrocinio della Provincia di Varese e del Comune di Bagheria, terra natale dell'artista.

Bozzetto teatraleBozzetto teatrale

Grandi testi e grandi nomi – Tra le foto realizzate al pittore ai tempi delle loro frequentazioni da Giuseppe Bortoluzzi, nelle vetrine che occupano la deliziosa sala espositiva, la scelta è caduta su pagine della Divina Commedia di Dante Alighieri, del Decamerone di Giovanni Boccaccio, fino ad arrivare più vicino a noi con Addio alle Armi di Ernst Hemingway e I Miserabili di Victor Hugo. Illustrazioni di Guttuso, a colori o in bianco e nero, ma sempre con un tratto vigoroso, che caratterizza la mano dell'artista. "Il bello di questo lavoro di ricerca – continua la Contini – è che si scoprono intrecci di amicizie e collaborazioni artistiche tra più personaggi: Pablo Neruda, ha addirittura dedicato una poesia al pittore". Tanti altri nomi illustri saranno in mostra, da Salvatore Quasimodo a Pier Paolo Pasolini. Un'omaggio dunque a quest'artista che nonostante le origini siciliane ha avuto uno stretto e importante rapporto con la città di Varese.

IMMAGINI PER PAROLE. Renato Guttuso illustratore
Sala Veratti, Via Veratti – Varese
Dal 13 ottobre al 18 novembre 2007
Inaugurazione sabato 13 ottobre ore 18.00
Dal martedì alla domenica 10-12.30/14.30-18.30. Chiuso il lunedì. Ingresso libero
A cura di Serena Contini e Enrico Crispolti
Catalogo edito dal Comune di Varese
In collaborazione con: Biblioteca Ferruccio Parri, Milano; Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia; Fondazione Francesco Pellin, Varese.
Per informazioni +39 0332.255284