Novara – Sono le “Vele” ad aprire il percorso artistico di “Gradazioni spaziali”, a cura di Federica Mingozzi nella Sala dell’Accademia compresa nel suggestivo Complesso Monumentale del Broletto, a delineare il lavoro pluridecennale di Alfredo Caldiron (1939 Conca di Correzzolo, vive e opera a Borgo Ticino, Novara), orgogliosamente autodidatta ma in possesso di tutte le regole accademiche che nel corso di più decenni ha stravolto arrivando a definire una propria e distinta personalità artistica.

Tra le “Vele” aleggia un respiro lieve, la loro stretta successione definita da specifiche cadenze cromatiche, compone una armoniosa idea di percorrenza.

La doppia dinamicità delle vele procede orizzontalmente per cadenze cromatiche e allo stesso tempo anima attraverso le estremità tensioni verticali.

L’una si succede all’altra delimitando tensioni motorie tali da portare le forme oltre il limite della cornice.

Da siffatti processi compositivi si comprende l’evoluzione artistica di Caldiron.

Nelle opere successive le forme assumo valenze geometrico – paesaggistiche definite da aree spaziali le cui modulazioni conducono ad aperture liberatorie dove la monocromia presente negli spazi superiori dei dipinti, conferisce valore simbolico all’intero impianto compositivo.

In quegli sviluppi di paesaggio si concentra la misura dell’astrazione non disgiunta dalla poetica della figurazione, luogo dopo luogo, area dopo area sino alla spazialità liberatoria del cielo.

Dopo avere per anni rigorosamente concepito l’idea di spazio, Caldiron arriva alla frantumazione delle forme creando una segnica pluridirezionale, ma non per questo priva di severità compositiva.

In quella fervente animosità si compie l’assolutezza della ragione e la libertà del gesto.

Alfredo Caldiron “Gradazioni spaziali” – Novara
Sala dell’Accademia, Complesso Monumentale del Broletto, Via F.lli Rosselli 20.
Fino al 30 settembre.
Orari: martedì-sabato 14.00-19.00: domenica 9.00-19.00

Mauro Bianchini