Gli "Interni" di Fabrizio Molinario, personale che si inaugura sabato 6 aprile alle ore 17 presso La Casa Bioecologica a Busto Arsizio, descrivono una ludica ed ironica percorrenza quotidiana, composta da figure multicolore che rapportano la loro esistenza con gli ambienti nei quali vivono.

Sono atti unici, visti dall'artista con sguardo divertito e disincantato, un "grande fratello" bonario che raffigura piccoli scenari nei quali ognuno di noi, in differente misura, potrebbe riconoscersi.

Al pari di un regista occulto, Molinario descrive e osserva quei mondi minimi dall'alto, non con spocchiose intenzioni critiche, ma per meglio abbracciare l'intero contesto, dove si va dalla doccia dopo una parentesi sportiva, al meritato riposo dopo una giornata di lavoro, sino alla corale manìa per le slot machines.

Le scelte cromatiche, il senso del tratto volutamente infantile, rivelano il desiderio da parte dell'artista di tutelare la distanza fra il suo lavoro e i facili indirizzi espressivi dettati dalle tendenze del mercato.

L'incisiva vorticosità presente nelle opere, di piccolo e medio formato, crea una percorrenza dove i colori passano da persona a persona, dalla persona agli oggetti, dagli oggetti di nuovo alla persona, in un turbinoso e pulsante gioco di incessante comunicazione e comunione emotiva.

I protagonisti delle opere di Molinario (novarese d'D.O.C.) paiono colti da irrefrenabile frenesia, al punto che debbano, da un momento all'altro, andarsene dagli ambienti nei quali l'artista li ha collocati, per trasmettere altrove le loro pulsioni di sur-reale vitalità.

Abbiamo incontrato Fabrizio Molinario durante l'allestimento della mostra, cosa che ci ha permesso di rivolgergli alcune domande.
"Iniziamo dal titolo della mostra, perché "Interni"?
"Interni perché sono dei reality, delle scenette di vita quotidiana, rappresentate in maniera goliardica, ma anche molto ironica, con vene autobiografiche riscontrabili anche in chi osserva i miei quadri".

"Nelle tue opere dominano i colori caldi".
"Si, il rosso predomina perché voglio esprime qualcosa di forte, anche le mie incazzature. Si tratta anche di un modo per infondere una carica vitale in chi guarda".

"È successo che qualcuno ti abbia detto di essersi riconosciuto nelle situazioni che hai descritto nei tuoi lavori?"
"Si, più volte, alcuni me lo hanno palesato con simpatica autoironia, anche se certi argomenti a livello sociale sono abbastanza pesanti. Il fatto di tradurli sulla tela con tratti immediati è un modo per avvicinare lo spettatore ai problemi che tratto senza pregiudizi".

"Per te è fondamentale accompagnare le tue opere con i titoli".
"Lo ritengo necessario: è un tramite, non voglio vi siano fraintendimenti fra parola e pittura".

FABRIZIO MOLINARIO – "INTERNI"
Busto Arsizio, La Casa Bioecologica, viale Piemonte 28
Fino al 27 aprile
Orari: da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00