cottura dei vasiEcco come avviene la cottura dei vasi

Archeologia sperimentale, la produzione ceramica – Uno degli aspetti che l'archeologia di questi ultimi decenni sta approfondendo è la tecnologia del mondo antico, cioè il modo in cui i nostri antenati realizzavano gli oggetti della quotidianità. È fondamentale, in questa ricerca, sperimentare, fare prove "dal vivo": ad esempio per la produzione ceramica si possono riprodurre la manipolazione dell'argilla, la realizzazione di recipienti e la loro cottura in fornaci di altri tempi.

L'archeologia sperimentale si fa didattica – Proprio di queste esperienze maturate in oltre venti anni di attività ha parlato, davanti a una cinquantina di persone riunitesi nelle sale del Museo Archeologico, Daniela Rabolli, che da molti anni insegna nelle scuole elementari del Varesotto. Già appassionata di archeologia e di storia locale, complice il progetto "Scuola e Arte", si è avvicinata al mondo della ceramica, dal momento della manipolazione a quello della cottura. E oggi organizza quotidianamente lezioni e laboratori presso Scuole dell'Infanzia e Primarie.

Teoria e pratica per i più piccoli – Come ha spiegato

alcune creazioni dei ragazziAlcune "creazioni" dei ragazzi

durante la conferenza, ai bambini vengono date alcune nozioni di base sull'argilla, sui metodi di lavorazione e sulle decorazioni. E poi via, con la parte pratica: ogni studente ha a disposizione un panetto di argilla, che viene modellato secondo il metodo della colombina, cioè formando un "serpentone" che poi si avvolge su se stesso, formando il vaso. Si tratta di un metodo che gli studi archeologici hanno evidenziato a partire dall'epoca neolitica.

I video e le foto che hanno accompagnato la spiegazione di Daniela ben rappresentano lo spirito del suo lavoro: i ragazzi a scuola si mostrano coinvolti, si appassionano e danno vita alle forme ceramiche più varie.

La cottura di panetti antichi e moderni… – Ma il momento sicuramente più atteso è la cottura in spazi aperti, in fosse scavate appositamente, che riproducono proprio le più antiche fornaci, chiamate proprio "a fossa". Qui assieme alla legna i bambini depongono i loro vasi e poi aspettano che sia il fuoco a compiere la magia. Fungono da scenografia alla cottura gli stessi bambini per un giorno "trasformati"in uomini primitivi, anche grazie ad abiti e trucchi. Dopo quattro ore i vasi sono pronti, il fuoco diminuisce via via e le sapienti mani della maestra Daniela ritirano gli oggetti dal forno.

Il film – Ha chiuso la serata un film girato in una scuola, dedicato a tutta l'attività: un video allegro, riempito dalle voci dei bambini, abilissimi nel manipolare l'argilla e divertiti e stupiti di fronte alla magia del fuoco. Come ha spiegato la maestra, queste attività permettono ai più giovani di esprimere la propria creatività e di avvicinarsi in modo innovativo alla storia studiata a scuola: il passato torna presente anche grazie ad una materiale semplice come l'argilla.