Figurazione classica, Sesto Fiorentino, Museo Richard Ginori delFigurazione classica, Sesto Fiorentino,
Museo Richard Ginori della
Manifattura di Doccia

Settant'anni di creatività – È a cura di Germano Celant, in collaborazione con gli Archivi e gli Eredi di Gio Ponti, la grande mostra che la Triennale di Milano dedica a uno dei più importanti protagonisti del ventesimo secolo. Oltre 250 opere, tra schizzi e disegni, dipinti e sculture, ceramiche e maioliche, mobili e modelli di studio, spaziano dall'architettura al design industriale, fino alla produzione artigianale e all'editoria, dove Ponti fu fondatore e animatore di due gettonatissime riviste, "Domus" e "Stile". L'esposizione si apre con un'inattesa cascata di Superleggere, sospese a mezz'aria su un variopinto pavimento-scultura, composto di 1778 pezzi unici e disegnato nel 1976 per gli uffici del quotidiano Nachrichten di Salisburgo, per poi allargarsi a una panoramica di piccoli e grandi pezzi intramontabili nella storia dell'arredo e del design: dalla "forma perfetta" delle posate in acciaio per Krupp alla poltroncina per Singer di Cassina in legno di noce e vipla blu, dalla lampada Bilia in metallo e vetro satinato alle Dame bianche, candide sculture zoomorfe in terracotta. Ecco un piccolo assaggio di cosa vi aspetta nel tempio milanese del design: preparatevi ad attraversare la plasticità, il colore e la leggerezza delle inimitabili espressioni pontiane per immergervi in un nuovo modo di pensare il mondo.

Design e artigianato… – Ma l'omaggio non finisce qui. Al Pirellone, il palazzo-simbolo progettato alla fine degli

I progenitori, 1923, porcellana policromaI progenitori, 1923, porcellana policroma

anni Cinquanta dallo stesso Ponti, un'esposizione curata da Dario Matteoni e promossa dalla Regione Lombardia celebra la sua passione per la ceramica, documentandone la produzione dal 1923 al 1930. In questo breve ma proficuo arco di tempo, in cui collabora come direttore artistico con la Richard-Ginori, dal 1735 azienda italiana leader nella produzione di porcellane, l'architetto-designer riesce a coniugare l'arte millenaria dei ceramisti e l'amore per l'antichità con la modernità dei suoi decori astratto-geometrici che nei manufatti presenti in mostra raggiungono picchi di vera poesia "metafisica". Piatti, vasi, coppe e urne in porcellana policroma segnate da preziosi interventi in oro e a punta d'agata, si popolano di figure femminili giunoniche trasportate su nuvole fluttuanti, cavalli o animali in corsa braccati da cani da caccia, navi e barche a vela, clown e mestieranti del circo. E alle varie Domitilla, Donatella e Fabrizia, ecco accostarsi anche le personificazioni dell'Ospitalità, della Giustizia e dall'Abbondanza. Figure sospese nel vuoto o incorniciate in uno spazio dalla rigorosa costruzione classica. Un repertorio elegante e dalle linee pulite che, nonostante il voluto rigore, non rinuncia al fascino ipnotico del decoro.

Espressioni di Gio Ponti
fino al 24 Luglio 11
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano
Orari: da martedì a domenica 10.30-20.30,
giovedì e venerdì 10.30 – 23.00.
Ingresso: 8 € – 6.5 € – 5.5 € – 5.5 €

Gio Ponti. Il fascino della ceramica
fino al 31 luglio 2011
Palazzo Pirelli
Ingresso via Fabio Filzi, Milano
Orari: da martedì a venerdì 15.00 – 19.00,
sabato e domenica 10.00 – 19.00, lunedì chiuso.
Ingresso gratuito