Milano – Ha il respiro di una antologica “Gianni Asdrubali. L’altra pittura”, a cura di Lorenzo Madaro, in corso alle gallerie A arte Invernizzi e Artra.
Le opere esposte danno la misura di un incedere continuo alimentato da Asdrubali (Tuscania 1955) dalla sua foga costruttiva. Mai legato a correnti artistiche o a vincoli di mercato, l’artista costruisce intrecci mossi da dinamiche pulsanti dove gli spazi bianchi appaiono come luoghi ancora da conquistare. Nello scorrere le trame create da Asdrubali, l’incedere visivo trova percorrenza nella ricerca di un punto di sosta, impossibile da definire in quanto, la continuità dell’insieme non permette acquiescenza rendendo vitale e pulsante la totalità del contesto.
Si scorge, in opere come “Camurro” (1981) e nelle conseguenti “Diodiavolo” del 1981 e del 1982 l’insorgere di una battaglia contro sé stesso e all’unisono l’avanzare verso un oltre tutto da conquistare, quale diretto rimando letterario a “Diavoleide” di Bulgakov.
Gli impianti retinici di Asdrubali paiono strutture non dove rimanere prigionieri, ma costruzioni salvifiche alle quali aggregarsi, sostare, guadagnare riposo.
Potenti nel colore, quando appare, come nelle forme di grandezza percepibile alla nostra intuitività, alla nostra mente, percorse da un moto in grado di produrre l’impressione di unità e di continuità.
Mauro Bianchini
“Gianni Asdrubali. L’altra pittura” – Milano – A arte Invernizzi , Via D. Scarlatti 12. Orari: Lunedì-venerdì 10-13/14,30-18,30. Artra, Via privata Leopoldo Gasparotto 4. Orario: da lunedì a venerdì 15-19. Fino al 19 novembre









