Fuga in Egitto, part.Fuga in Egitto, part.

Nel dibattito relativo alla "Fuga in Egitto" si sostiene che i fenomeni di degrado dell'opera non sono causati dall'umidità circostante la sua collocazione. L'opera è staccata dal muro, sì certo, ma il suo supporto è costituito da cemento. Lo ritiene adeguato e compatibile con i colori sintetici?
A. Rava: "Abbiamo fatto le opportune valutazioni e lo riteniamo idoneo, è un supporto neutro. Le alterazioni degli strati pittorici sono dovute solo al calore provocato dall'irraggiamento solare".
B. Ferriani: "Non è detto che l'acrilico non possa stare in esterno, come sa dipende da diversi fattori, luce, acqua".

Quali indagini scientifiche avete adottato?
A. R.: "Le analisi sono state mirate, affidate al Prof. Frezzato del laboratorio di analisi per i Beni Culturali Palladio di Vicenza. Si sono effettuati dei prelievi di pellicola pittorica".

Analisi stratrigrafiche quindi.
A. R.: "Sì, sono stati individuati dai 4 ai 6 strati sovrapposti".

Gli strati di colore analizzati sono gli stessi polimeri sintetici usati da Guttuso?
B. F.: "Sembrano acrilici, ma tra le varie stesure di colore è importante notare che ci sono anche altri strati di vernice sintetica".

In quale percentuale quantificate gli strati sovramessi?
A. R.: "Non è facile dirlo, ma sicuramente occupano gran parte della superficie. Ripassature del colore e ridipinture, differenti dalla materia pittorica originale sia per qualità che per pennellata".
B. F.: "Quando il lavoro sarà terminato mostreremo la documentazione fotografica degli interventi svolti negli anni 93', 94' e 2000. Così potrete notare le differenze".

Cosa rimane delle figure di Guttuso?
A. R.: "I volti sono autografi,  Una certezza, gli interventi precedenti erano guidati da una logica: la consuetudine".
B. F.: "Le reintegrazioni nelle figure sono state rispettose".

Farete un restauro conservativo oppure estetico?
A. R.: "Conservativo! Consolidiamo il colore per bloccare i processi di degradazione in atto. I test di valutazione effettuati ci hanno permesso di individuare il consolidante adatto che ci permetterà di far aderire i sollevamenti. Le indagini sono state rivolte verso materiali in grado di sopportare la temperatura di 60°, valore di transizione vetrosa riferita ai materiali sintetici".

Ovvero la temperatura che segna il confine oltre il quale se sollecitato il polimero modifica la sua struttura molecolare passando da solido a viscoso.
B. F.: "Ad una temperatura di 40° la resina torna allo stato viscoso, pensi… se piovesse potrebbe inglobare nelle sue porosità l'acqua".

I ponteggiI ponteggi

Ora il dipinto è in buone mani, certo è proprio un restauro complesso..
B. F.: "Gli interventi di consolidamento sono già iniziati da due mesi: saranno mirati e controllabili, cioè monitorati per tutto l'anno. Vorremmo tenere sotto controllo l'opera e vedere come risponde al materiale applicato, sottoposta all'irraggiamento solare".

Utilizzerete strumentazioni scientifiche
B. F.: "Sicuramente, ma non saremo noi ad occuparcene. La Fondazione Paolo VI deciderà a chi affidare l'incarico in accordo con la Sovrintendenza".


Le ridipinture saranno rimosse?

B. F.: "I precedenti interventi del Brogli saranno mantenuti, molti dei quali sono inglobati nelle stesure originali: le foglie degli alberi, ad esempio hanno cambiato la loro direzione rispetto all'originale.

Prevedete l'applicazione di un protettivo superficiale sopra la pellicola pittorica?
B. F.: "Non metteremo nulla, l'aggiunta di un altro materiale potrebbe interferire e compromettere lo studio durante il monitoraggio".