Senza Titolo (Citofono), 1998, Coll. Priv., ph. S. LovatiSenza Titolo (Citofono), 1998, Coll. Priv., ph. S. Lovati

Rarità – Torino, Milano, Modena, Verona e oggi Varese. Non sono state molte le mostre di Franco Vimercati (Milano 1940-2001), nel corso della sua vita; non sono state numerose soprattutto le sedi dove ha scelto di rappresentare al pubblico la sua distillata e seriate idea di fotografia. Varese, e in concomitanza anche Como, oggi può farlo grazie ad un nucleo importante di opere di proprietà di Giuseppe Panza, che annovera, poco più che una rarità, anche un tassello di arte visiva italiana degli ultimi anni, nel mare magnum del suo collezionismo d'oltreoceano.

Sospensione
– Non è casuale. La stessa atmosfera di sospensione aurorale di molta pittura aniconica cui Panza ha affinato le sue vocazioni di raccoglitore d'arte, emana dallo sguardo quasi primigenio di Vimercati, autore, se ce ne uno, capace di dialogare con l'oggetto come se lo vedesse, ogni volta, la prima e decisiva volta. Partendo dal ritratto umano, ma immergendosi poi in via definitiva nell'oggetto d'uso comune, di straordinaria banalità, riscattato da una attenzione chirurgica e da una dedizione maniacale dal punto di vista della tecnica fotografica.

Giuseppe Panza e Anna BernardiniGiuseppe Panza e Anna Bernardini

La sinfonia della zuppiera – Nelle scuderie di Villa Panza, per le cure di Angela Madesani e dello stesso Panza, verranno esposte, nella prima vera e propria retrospettiva dalla morte dell'artista, una quarantina di opere risalenti agli ultimi due decenni di attività: quelli in cui Vimercati, forte di una esperienza quasi decennale sullo studio della oggetto inanimato, porta alla massima enfasi, se di enfasi si può parlare per un autore assolutamente introverso, la sua indagine seriale, ripetuta, sul tema della zuppiera. Un ciclo che dura nove anni, dal 1983 al 1992, fatto di tempi lunghi, tempi fotografici e acuminate osservazioni; così come in precedenza aveva affrontato con acribia la bottiglia minerale. Come una trasposizione in dimensioni ridotte della affine ricerca monumentale della coppia tedesca Bernd e Hilla Becher.

La nouvelle vague – E' il perimetro del lavoro di questo studente di pittura all'Accademia di Brera definitivamente convertitosi alla fotografia, che coniuga la passione per la manualità dell'arte grafica, al tributo per l'opera stentorea di alcuni grandi, da Dürer a Morandi. Un protagonista appartato che rivendica, negli anni cruciali della nascita di una nouvelle vague italiana, dagli exploit delle Verifiche di Ugo Mulas, all'Esposizione in tempo reale di Franco Vaccari, agli esordi folgoranti di Luigi Ghirri, un ruolo ben preciso, non contrattabile, in merito alla formulazione di un nuovo sguardo e una nuova natura cognitiva, concettuale, del mezzo fotografico.

Franco Vimercati. Fotografie dal 1973 al 2001.
Un viaggio verso la purezza dell' immagine
dal 22 febbraio al 30 marzo
Villa Panza . piazza Litta Varese
Orari: 10 -18 (tutti i giorni escluso i lunedì non festivi). Ultimo ingresso ore 17.30.
ingresso: adulti 8 euro, ridotti (bambini 4-12 anni) 3 euro
Aderente FAI: gratuito
info: FAI Villa e Collezione Panza
Piazza Litta 1-21100 Varese. Tel. 0332/283960 fax 0332/498315
e-mail: faibiumo@fondoambiente.it

Associazione Culturale Borgovico 33
via Borgovico 33 Como
Ingresso libero da giovedì a domenica dalle ore 15.00 alle 19.00 o su appuntamento
Info: tel. +39 031 576029 fax +39 031 3385220, info@bv33.org; www.bv33.org