Varese – È stata inaugurata nella sede di Fondazione Renato Piatti l’opera “Geografie dell’incontro. Luoghi e relazioni che disegnano progetti di vita”, realizzata dall’artista Andrea “Ravo” Mattoni per celebrare i 25 anni di attività della Fondazione, impegnata nell’accoglienza e nella valorizzazione delle persone con disabilità intellettiva e relazionale.
L’iniziativa ha unito arte e impegno sociale, trasformando uno dei luoghi di vita della Fondazione in un simbolo di bellezza condivisa e comunità. L’affresco contemporaneo intreccia volti, mani e sguardi, sullo sfondo di un ampio panorama di Varese: un racconto di relazioni che restituisce il legame profondo tra la Fondazione e il territorio.
Alla presentazione sono intervenuti Emilio Rota, presidente di Fondazione Renato Piatti, Franco Radaelli, direttore generale, e lo stesso Andrea “Ravo” Mattoni.
“Un racconto di relazioni e umanità”
Nel suo intervento, Emilio Rota ha definito l’opera “una mappa emotiva di ciò che siamo”. «In questi venticinque anni abbiamo costruito relazioni, accolto storie e condiviso speranze. L’arte di Ravo fissa nel tempo questo cammino comune e ci ricorda che la cura nasce dall’incontro», ha dichiarato.
Il paesaggio di Varese che abbraccia le figure, ha aggiunto Rota, è “un omaggio alla nostra terra, alla rete di relazioni che ci sostiene e accompagna. Ogni incontro, ogni gesto di cura rende più ricco di umanità il nostro territorio».
“Un muro che diventa spazio di relazione”
Per Franco Radaelli, direttore generale, l’opera rappresenta “il simbolo di una Fondazione aperta, che dialoga con la comunità”. “E’ un invito a fermarsi, guardare, riflettere. L’arte, come il nostro lavoro quotidiano, è relazione: mette in contatto, genera consapevolezza e guarda al futuro”.
L’artista Andrea “Ravo” Mattoni, conosciuto a livello internazionale per i suoi progetti di street art che reinterpretano i capolavori del Rinascimento, ha raccontato la genesi del murale: “Ho voluto costruire un’immagine viva, attraversata dal movimento delle persone che dal movimento delle persone che abitano questo luogo. Il muro diventa superficie d’incontro tra dentro e fuori, tra arte e vita reale. Ogni pennellata è una realazione, un frammento di umanità che si ricompone in un disegno più grande”.
Il titolo “Geografie dell’incontro” sintetizza l’idea di una mappa emotiva e territoriale, che intreccia storie, legami e paesaggi. Le figure e i colori dell’opera evocano la rete di solidarietà costruita nel tempo tra persone, famiglie, operatori e istituzioni.”Ci piace pensare che da oggi questo muro racconti a chi passa che qui si costruisacono ralazioni. E’ un messaggio di fiducia e di bellezza, che appartiene a tutti”. Ha concluso Rota.
L’inaugurazione rientra nel programma di eventi dedicati al 25° anniversario di Fondazione Renato Piatti, a marchio Anffas, che dal 2000 risponde ai bisogni delle persone con disabilità intellettiva e relazionale, promuovendo progetti di vita, autonomia e inclusione.
Cenni biografici
Andrea “Ravo” Mattoni (Varese, 1981) è noto per il progetto internazionale “The Renaissance Experience”, con cui riporta sui muri delle città i capolavori della pittura classica. Le sue opere, presenti in Italia e all’estero – da Parigi a Roma, da Losanna a Toronto – rigenerano i luoghi e invitano a riflettere sul valore della memoria, della cultura e della comunità.









