Un'opera di DottoriUn'opera di Dottori

Da Varese a Milano – Giovane e promettente, Emanuele Dottori continua a stupire. Conosciuto dal pubblico varesino grazie alla partecipazione al Premio Ghiggini nel 2008 e alla successiva mostra dedicata ai finalisti del concorso, l'artista milanese prosegue il suo cammino con coerenza e determinazione. Al centro della sua ricerca la frammentaria visione della realtà, in particolare delle architetture. Particolari di edifici e di luoghi diventano oggetto di un'analisi quasi ossessiva che porta a ricavare dall'unicum una serie di piccole porzioni. Il suo particolare approccio alla realtà lo porta oggi ad una mostra personale presso lo Studio Maffei di Milano; un'esposizione dove, oltre agli abituali disegni in bianco e nero, si troveranno anche acquerelli di piccolo formato e collage. Come ci aveva anticipato il giovane autore già lo scorso anno, il soggetto della sua ultima ricerca era il lucernario della fermata della metropolitana della stazione centrale di Milano e finalmente vedremo il risultato di questo lungo lavoro.

Un'altra operaUn'altra opera

Un lavoro per gradi – "Il lucernario è una spirale di luce all'interno di un luogo nero sotterraneo, somigliante a un girone dantesco che può essere considerato attraente o squallido, ma sicuramente interessante in quanto parte di quelle forme che ci circondano, che spesso diamo per scontate ma che, in qualche modo, condizionano le nostre percezioni" scrivono dalla Galleria milanese. Una ricerca artistica che si svolge per gradi quella di Dottori, a partire dalla scelta del soggetto da indagare, per poi passare all'analisi diretta, alla traduzione in disegni che ne enfatizzano alcuni particolari e alla sua ricostruzione su piani diversi. La scelta del luogo diventa fondamentale perchè le geometrie di alcuni edifici si prestano meglio a questo tipo di intervento, come nel caso del lucernario della stazione dove la forma curva crea una sorta di vortice che fa spaziare con la fantasia. Le opere in mostra a Milano rappresentano una fase precisa di questo percorso di analisi: sono l'inizio, l'avvicinamento al soggetto attraverso il disegno, strumento privilegiato per l'analisi l'indagine. Il disegno,

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infatti, è da sempre per l'artista il primo livello, l'approccio fondamentale e necessario per arrivare, solo in seguito, al supporto più complesso della fotografia che, dopo un'ulteriore manipolazione, si trasforma in collage.

In mostra – Specificano dallo studio milanese: "Verranno presentati per l'occasione una serie di collages fotografici di medio formato sull'architettura del lucernario, raffiguranti la presenza dell'uomo sotto l'imponente sguardo del cielo soprastante; una serie di acquarelli di piccolo e medio formato che amplificano i dettagli della forma circolare, un wall-drawing di circa quattro metri di dimensione caratterizzato da segni neri e grigi su fondo bianco e una serie di tele di grande dimensione raffiguranti l'insieme della stazione".

EMANUELE DOTTORI
Skylight. Disegni e Collages

19 febbraio – 11 marzo 2010
Studio Maffei
viale Blygny, 39
Milano
Inaugurazione Giovedì 18 febbraio