Da lunedì 27 novembre a sabato 2 dicembre, nella VI edizione delle “Mattinate FAI d’Inverno” la Fondazione invita gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado a conoscere il patrimonio storico e artistico del proprio territorio.
 Il FAI chiama i giovani a scoprire le loro città da protagonisti aprendo gratuitamente e in esclusiva – in 120 città italiane – 200 meravigliosi tesori poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico. L’iniziativa prevede anche l’apposita preparazione di alcuni ragazzi perché possano svolgere il ruolo di Apprendisti Ciceroni: saranno loro a guidare i coetanei in un’insolita esperienza di “educazione tra pari”. Il progetto del FAI si avvale, tra l’altro, della collaborazione della Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, del Patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e della partecipazione di ANP – Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Scuola. I giovani visitatori avranno anche modo di approfondire il tema della “sostenibilità ambientale”, ricevendo degli eco-consigli sul risparmio energetico che gli permetteranno di partecipare, dal 27 novembre al 10 dicembre, al concorso a premi La tua idea green.I beni aperti in Lombardia saranno numerosi; sono consultabili sul sito www.mattinatefai.it e coinvolgeranno gli studenti di decine di istituti. Ecco, in particolare, quelli del nostro territorio:

FERNO (VA)
Chiesa di S. Maria Assunta
Il piccolo edificio sacro, costruito in parte in ciottoli, in parte in mattoni, si trova collocato sul ciglio del pianalto soprastante le piste dell’Aeroporto di Malpensa, a poca distanza dal centro di Ferno. Menzionata per la prima volta intorno al 1300 da Goffredo da Bussero, la chiesa campestre si ritiene sia di origine tardo longobarda e comunque già presente intorno all’anno Mille. Rinnovata nel corso del secolo XIV, conserva al suo interno pregevoli affreschi tardogotici e rinascimentali.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico Scientifico Scienze Umane di Gallarate (classi 3^-4^5^)
Il bene sarà aperto alle scuole il 29, 30 novembre e 1 dicembre dalle ore 8.30 alle 12.30

GAVIRATE (VA)
Chiesa di S. Maria Assunta
Sin dai secoli passati, ha costituito per il territorio un punto di riferimento significativo sia come cappella di ristoro per i viandanti, sia come luogo di cura per malati di colera e, durante la Prima Guerra Mondiale, come base per i militari che stavano costruendo le strade verso Forte di Orino. Eretto sul luogo di una preesistente cappella dedicata alla Trinità e di una necropoli romana, l’edificio conserva ancora al suo interno opere che si prestano a un viaggio didattico nella storia e nell’arte locale. Oltre al frammento di affresco seicentesco con raffigurato il Cristo crocifisso e la Trinità, è possibile ammirare un paliotto settecentesco e diversi dipinti tra cui una Madonna con Bambino del Mascioni. Suggestive decorazioni in stucco che ornano le cornici dei dipinti e l’architettura. La piccola chiesa, inoltre, è stata fonte di ispirazione per lo scrittore Gianni Rodari che, vissuto per diversi anni a Gavirate, non mancò di raccontare una leggenda legata a questo edificio.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’ISIS E. Stein di Gavirate (4B turismo)
Il bene sarà aperto alle scuole il 30 novembre e 1, 2 dicembre dalle ore 9 alle 12

Chiostro di Voltorre
Nel Medioevo il Chiostro era cuore di un complesso monastico fiorente, avamposto nelle Prealpi della riforma benedettina promossa da Guglielmo da Volpiano, fondatore della potente Abbazia di Fruttuaria, da cui Voltorre dipendeva nel XII secolo. Le prime notizie sull’esistenza dell’ecclesia Vulturni risalgono, infatti, a un privilegio pontificio rilasciato nel 1154 all’Abbazia di San Benigno di Fruttuaria, nonostante la chiesa, dedicata a San Michele – il cui culto era largamente diffuso nel Medioevo, grazie all’impulso impresso dalla devozione longobarda – fosse stata sicuramente edificata in epoca precedente. Una recente campagna archeologica ha infatti individuato quanto resta delle fondamenta di due absidi, databili rispettivamente al V e VI secolo, sulle cui rovine fu edificata la chiesa romanica, risalente alla fine dell’XI secolo. Di dimensioni ridotte, è composta di una sola navata, con abside semicircolare, ornata da una cornice di archetti pensili, caratteristici del linguaggio romanico; la facciata, invece, risistemata in epoca successiva, non porta memoria del passato medievale.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’ISIS E. Stein di Gavirate (4A turismo)
Il bene sarà aperto alle scuole il 30 novembre e 1, 2 dicembre dalle ore 9 alle 12

BUSTO ARSIZIO (VA)
Chiesa della Madonna in Prato

Sorta nel XVI secolo ai confini dell’antico abitato con la campagna, la cappella dell’Immacolata Concezione conobbe ristrutturazioni e ampliamenti nei secoli successivi; il pittore Biagio Bellotti si occupò degli affreschi, tra i quali si distinguono la raffigurazione della Vergine che sconfigge il serpente e le storie di figure femminili vittoriose dell’Antico Testamento; sull’altare si trova l’affresco cinquecentesco della cappella originaria.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico D. Crespi (classe IV A) di Busto Arsizio
Il bene sarà aperto alle scuole il 28, 29, 30 novembre dalle ore 9 alle 13

Chiesa di San Rocco
Il piccolo edificio religioso fu eretto dopo la peste del 1485 e dedicato a San Rocco, protettore degli appestati; le forme attuali risalgono al XVIII secolo quando vennero realizzati da Francesco Maria Bianchi significativi affreschi sia nella cappella dell’Angelo Custode che nella cappella della Madonna del Carmelo.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Artistico Coreutico P. Candiani (classi IV) di Busto Arsizio
Il bene sarà aperto alle scuole il 28, 29 e 30 novembre dalle ore 9 alle 13
Mortorio della Chiesa di S. Michele
Adiacente al campanile della Chiesa di San Michele, il Mortorio è una testimonianza tipica della religiosità del XVIII secolo; il piccolo edificio religioso fu realizzato dall’artista bustese Biagio Bellotti, sia nelle forme architettoniche che nella decorazione pittorica, purtroppo in parte rovinata dalle intemperie e dall’incuria; sono ancora leggibili dei riquadri monocromi che raffigurano allegorie dei vizi e delle virtù.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico D. Crespi (classe IV A) e Liceo Artistico Coreutico P. Candiani (classi IV) di Busto Arsizio
Il bene sarà aperto alle scuole il 28, 29 e 30 novembre dalle ore 9 alle 13

LEGNANO (MI)
Palazzo Malinverni

Oggi sede del Municipio è una testimonianza dello stile eclettico declinato secondo il gusto neo-medievale che ebbe larga diffusione in buona parte del territorio lombardo. Fu realizzato tra il 1908 ed il 1909 dall’architetto Aristide Malinverni che ricercava nell’architettura medievale la possibilità di adattamento alle esigenze dell’architettura civile moderna. Molto interessante la sala consiliare con gli stemmi di cento città italiane, realizzati dai pittori Fratelli Ghiringhelli.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Dell’Acqua (3^B turistico)
Il bene sarà aperto alle scuole il 29 e 30 novembre dalle ore 10.30 alle 13.30

Redazione